Arbitri, trasparenza e nuove regole: un passo avanti o una farsa annunciata?
Il presidente AIA Antonio Zappi ha parlato a Kiss Kiss Napoli, ribadendo l’impegno per una maggiore comunicazione nel mondo arbitrale. “L’AIA si sta sempre di più orientando verso la comunicazione e trasparenza, è la conoscenza che fa aumentare il rispetto”, ha dichiarato, sottolineando come questo aiuti a combattere le emulazioni nei campionati minori. Bene, direte voi tifosi del Napoli, stufi di errori che costano punti preziosi, ma è solo aria fritta se poi in Serie A continuiamo a vedere decisioni oscure, tipo quel rigore negato contro la Juve l’anno scorso.
Sui campi periferici, Zappi ammette problemi seri: “Sui campi di periferia ci sono dei comportamenti di emulazione rispetto a quello che succede nei professionisti e per questo dobbiamo intervenire”. Proteggere i giovani arbitri è sacrosanto, soprattutto con le nuove pene: “per chi mette le mani addosso sui nostri ragazzini ci saranno conseguenze penali fino a 16 anni di reclusione”. Peccato che in stadi da 50.000 posti, come il Maradona, gli stessi “ragazzini” a volte sembrano blindati da errori che favoriscono i soliti noti, lasciando noi partenopei a imprecare come ultras in curva.
Parlando di regole, Zappi si allinea con le novità Fifa: “Gli 8 secondi per il portiere? Questa nuova norma è stata sponsorizzata da Collina. Voglio far comprendere come questa nuova regola non favorirà le condotte ostruzionistiche”. L’arbitro che conta con le mani per fluidità? Sembra una trovata da video game, ma pensate a Meret: se blocca il pallone troppo a lungo, potrebbe costarci gol facili. Rispetto al passato, quando Van der Saar o Reina sfidavano i limiti, questa norma potrebbe rendere il gioco più veloce, ma occhio, potrebbe anche creare caos e proteste, proprio come quelle che i napoletani sanno fare meglio.
Insomma, parole ambiziose da Zappi, ma tra belle intenzioni e realtà c’è un abisso, come quando il Napoli perde per un fischio storto. “Le nostre decisioni non sono sempre corrette, siamo umani. Però pretendiamo che i nostri ragazzi arbitrino in sicurezza”, ammette lui. Vero, ma se la sicurezza significa meno critiche, preparatevi: i tifosi del Napoli non ci stanno a essere “educati” quando l’arbitro ci ruba una stagione. Dite la vostra, azzurri: è progresso o solo fumo?