L’entusiasmo di Castel di Sangro: il Napoli riparte da qui, ma con sfide toste all’orizzonte
Che atmosfera elettrica a Castel di Sangro, dove il Napoli ha presentato la squadra 2025-2026 in una piazza piena zeppa di tifosi affamati di gloria! Non è solo un evento, è un rito che ricorda i tempi d’oro, quando il Napoli dominava con Maradona e poi con Spalletti. Ma quest’anno, con Conte al timone, dobbiamo chiederci se quella passione basterà contro miliardari come il Milan o l’Inter, che non aspettano altro per rubarci lo scudetto.
Il sindaco di Castel di Sangro ha salutato i suoi “grandi campioni”, dicendo: “Salutiamo questo meraviglioso pubblico e questi grandi campioni, che la città di Castel di Sangro ha adottato e speriamo gli porti fortuna anche per il futuro. Forza ragazzi! La città vi vuole bene e vi rappresenta tutto l’affetto per una sfida importante”. Bella sviolinata, eh? Ma ironia a parte, è un promemoria che il calcio non è solo business: se il Napoli vuole vincere, deve sfruttare questi legami provinciali per non perdersi nei grandi palchi europei.
Giovanni Di Lorenzo, il capitano, ha preso il microfono con un tocco di autoironia: “Stavolta me la sono ricordata la Coppa (ride, ndr). C’è grandissimo entusiasmo, era giusto fare la presentazione della squadra anche qui a Castel di Sangro”. Giusto, capitano: dopo aver quasi dimenticato trofei l’anno scorso, ora dobbiamo alimentare quell’entusiasmo per non finire come squadre come la Juventus, che blabla di storia ma poi stecca. I nuovi arrivi come Lukaku e De Bruyne devono sentire questo calore, o rischiano di essere solo nomi su un contratto.
Mentre i giocatori salivano sul palco – da Meret in porta a Lukaku in attacco, con ovazioni per De Bruyne – non possiamo ignorare che questa rosa è più deep del solito, ma anche più stanca per gli impegni extra. Paragonando al passato, sotto Sarri il Napoli volava leggero; ora, con Conte, è una macchina da guerra che rischia di rompersi. Dobbiamo essere onesti: se non gestiamo le rotazioni, finiamo come l’anno scorso, con infortuni e delusioni.
Antonio Conte e Lele Oriali hanno chiuso in grande stile, con Oriali che ha tuonato: “Abbiamo scritto una pagina importantissima della storia del Napoli, ora bisogna girare la pagina ed è bianca: sta a noi decidere cosa scrivere”. Conte ha aggiunto: “Non finiremo mai di ringraziarvi per la vostra passione ed il vostro entusiasmo, quello che ci trasmettete lo portiamo in campo”. Parole dritte al cuore, ma dai, ragazzi: basta chiacchiere, servono fatti sul campo. Se non vinciamo in Europa, tutta questa famiglia sportiva rischia di sembrare una festa finita male. Forza Napoli, ma con i piedi per terra!