Il mercato estivo del Napoli sta prendendo una piega inaspettata, con Giacomo Raspadori pronto a salutare azzurri per abbracciare l’Atletico Madrid. Un’operazione che, dopo le iniziali incertezze, sembra ormai conclusa, confermando quanto il club partenopeo sia sempre sul filo del rasoio quando si tratta di cessioni. Ma è davvero un affare smart o un’ennesima mossa affrettata?
Come riportato da Matteo Moretto, esperto di calciomercato, “Giacomo Raspadori all’Atlético Madrid: le cifre definitive sono 22 milioni di euro fissi, più 2 milioni di euro di bonus facilmente raggiungibili (qualificazione dell’Atlético alla Champions League) più 2 milioni di euro di bonus più difficili (accesso dell’Atlético ai quarti di finale di Champions), con pagamento in tre rate. I club hanno appena firmato tutti i contratti”. Questa exit clause, però, sa di occasione persa: il Napoli lo aveva pagato 30 milioni dal Sassuolo solo due anni fa, e ora lo molla per un gruzzolo che profuma di sconto.
Criticamente parlando, è un classico del Napoli moderno: svendere talenti prima che esplodano, come se fossimo tornati ai tempi di Higuain smerciato al Real. Simeone all’Atletico se la ride, ereditando un giocatore versatile che da noi ha faticato a brillare tra infortuni e scelte tattiche discutibili. Ma hey, almeno i bonus legati alla Champions potrebbero far sorridere Giuntoli, se i Colchoneros non si addormentano in Europa.
Per i veri tifosi del Napoli, questa mossa apre scenari intriganti: fondi freschi per pescare un bomber vero, tipo un Osimhen-bis, o un flop che ci lascerà a bocca asciutta? Paragonate al Liverpool o al City, che reinvestono con astuzia, noi rischiamo di impantanarci in trattative a vuoto. Sveglia, azzurri, non possiamo sempre dipendere da miracoli dell’ultimo minuto.
Insomma, Raspadori via è un arrivederci amaro, ma chissà, magari è il primo passo per una rivoluzione che ci riporti in vetta. O finirà in un’altra soap opera estiva? Voi che ne pensate, gente?