Federico Gatti, il difensore della Juventus, ha appena spento le speranze di alcuni tifosi del Napoli con dichiarazioni che suonano come un affettuoso schiaffo in faccia. Dal ritiro bianconero a Herzogenaurach, il giocatore ha respinto l’interesse azzurro, alimentando quel senso di déjà vu che fa imbestialire i partenopei: sempre a un passo dal colpaccio, ma poi niente.
In particolare, “Lasciare la Juventus? No, non ho mai messo in discussione il mio futuro qui. Mi ha fatto tanto piacere l’interessamento di un allenatore come Conte, che è uno dei top allenatori al mondo, e del direttore Manna. Li ringrazio tanto, perché hanno fatto tanto per volermi a Napoli. Ma ho preferito seguire il cuore. Questa è una famiglia, Torino è casa mia, sono cresciuto qui. Diciamo che la scelta era abbastanza facile”, parole che fanno sorridere amaramente.
Certo, ringraziare Conte e Manna suona lusinghiero, ma per i napoletani è come un trophée mancato: quante volte abbiamo visto talenti preferire la Vecchia Signora per “famiglia” e “cuore”, ignorando che a Napoli si gioca per passione vera, non per comodità? Un paragone con il passato? Pensate a Koulibaly, che ci ha dato tutto prima di partire, mentre Gatti sembra già incartato con i suoi.
Sulla forma fisica, “Sto meglio, ho fatto fatica, perché comunque per la mia stazza fisica sono stato fuori tre mesi e mezzo, e non l’avevo proprio preventivato. Riprendere è stato è stato complicato, per fortuna ora sono passati dieci giorni, quasi due settimane: sto mettendo benzina nelle gambe. Mi serviranno le partite per mettere un po’ di di fiato”. Ironico, no? Mentre il Napoli si rinforza con astuzia, la Juventus arranca con difensori acciaccati – chissà se Allegri apprezza questi “problemi da stazza”.
Tifosi, non deprimiamoci: questo rifiuto è un promemoria che il Napoli deve puntare su leoni affamati, non su prestiti sentimentali. Magari la prossima volta, un po’ di sana napoletanità convincerà qualcuno a scegliere il Vesuvio anziché le Alpi. Avanti, azzurri!