Grealish saluta il City: l’Everton pesca un talento in esubero
Il mercato inglese non smette di stupire, e mentre il Napoli si affanna tra sogni e realtà, Jack Grealish lascia il Manchester City per l’Everton in un’operazione che mixa esperienza e scommessa. Un prestito annuale con diritto di riscatto a 50 milioni di sterline (circa 58 milioni di euro) è un affare che profuma di rilancio per l’ex stella di Villa, ma fa sorgere qualche dubbio su chi davvero ne beneficia.
Come riportato nel comunicato ufficiale dell’Everton: “L’Everton ha completato l’ingaggio in prestito di Jack Grealish dal Manchester City. Il 29enne centrocampista inglese trascorrerà la stagione 2025/26 con i Toffees e indosserà la maglia numero 18 del Club.” Questa frase suona come una fanfara per i Toffees, ma diciamolo, Grealish è un vincente seriale – “vincitore seriale con tre titoli di Premier League, due FA Cup, la Champions League, la Supercoppa UEFA e la Coppa del Mondo per Club” – che adesso si ritrova in una squadra che lotta per non affogare. Ironico, no? Da eroe del City a possibile salvatore di Everton, speriamo non finisca come certi prestiti del nostro Napoli che si perdono nel nulla.
Analizzando la mossa, Grealish porta dribbling e leadership, ma dopo stagioni in ombra a causa dell’affollamento offensivo di Guardiola, questo potrebbe essere un passo laterale. Confrontandolo con il passato del Napoli, ricorda un po’ i casi di giocatori come Insigne, che hanno brillato altrove ma faticato in grandi club: Everton rischia di avere un talento da copertina, ma senza il contesto giusto, potrebbe essere un flop costoso. I tifosi del Napoli sanno bene quanto valga un’ala creativa, ma quante volte abbiamo visto esperimenti simili fallire al San Paolo?
E sul fronte inglese, questa è l’ennesima dimostrazione di un mercato pazzo, dove si spendono milioni per prestiti mentre il Napoli barcolla con budget risicati – un’ingiustizia che fa venire voglia di urlare. Ma occhio, se Grealish riparte, potrebbe essere un problema per tutti, incluso il nostro azzurro che sogna Europa. I veri partenopei, però, tifano per il caos: che si infortuni o deluda, così la Premier si mangiucchia da sola.
In sintesi, un trasferimento che intriga ma puzza di rischio: Everton ha pescato un asso, ma se non gioca, sarà solo un’altra barzelletta del calcio moderno. Forza Napoli, almeno noi ci teniamo i nostri eroi!