lunedì, Novembre 18, 2024

Barbano: “Napoli, stagione non ricomponibile. Mercato sbagliato e lo spogliatoio si è rotto”

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A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Alessandro Barbano, condirettore Corriere dello Sport: “Questa Supercoppa è una iettura (ride, ndr). Noi lo abbiamo scritto dall’inizio, ma dal mio punto di vista, è la prova che la Nazionale viene alla fine di tutto: garantire una settimana in più alla Nazionale sarebbe stata la scelta migliore, cosicché Spalletti potesse lavorare col gruppo che va agli Europei”.

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“Invece, è stato decido di sacrificare una settimana per una manifestazione che non ha alcun appeal e, forse, neanche nessun significato. Dichiarazioni di Sarri? Questa è una manifestazione che deve avere una sua componente identitaria, perché segna il rapportro tra la Coppa Italia e lo scudetto”.

“Alla luce dell’impatto del mercato dei petroldollari sul calcio europeo e italiano, va fatta una riconsiderazione di questo ‘rapporto a perdere’. Crisi Napoli? Ormai è un dato conclamato. È l’effetto di tre fattori: mercato sbaglaito, ‘infarto’ tecnico e dirigenziale che si è prodotto quest’anno e un’alchimia che si è rotta all’interno dello spogliatoio a causa di una serie di cambiamenti ed una strategia contrattuale che non ha tenuto di quanto la psicologia del calciatore ha bisogno di garanzie”.

“Tutto questo ha prodotto il risultato che è sotto i nostri occhi e non credo che sia ricomponibile: sono evidenti i limiti di quest’anno. Sicuramente si può puntare al quarto posto, credo sia quello l’obiettivo da seguire, ma ci sono altre squadre che concorrono. Bisogna prendere atto che è stato rotto un giocattolo”.

Mercato di De Laurentiis? Credo si sia trovato in un’obiettiva difficoltà. Si è reso conto che non può fare da solo come pensava. Penso che a febbraio dell’anno scorso, con 18 punti davanti alla seconda, De Laurentiis avrebbe dovuto costruire i rapporti chiave per dare continuità a quello che era stato già fatto. Questo non si è prodotto, anzi, c’è stato uno smantellamento di tutti i rapporti chiave e chi è rimasto l’ha fatto percependo precarietà”.

“La stagione è questa, bisogna arrivare alla fine e sperare di arrivare in Champions League per poi dare certezze con scelte di prospettiva, altrimenti la pur buona situazione finanziaria, rischia di essere una bandierina. Anche quello conta, sicuramente, ma sul piano sportivo si è prodotto un unicum che è lo scudetto straordinario”.

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