A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Antonio Corbo, editorialista di Repubblica. Il giornalista ha parlato della stagione del Napoli e di alcuni retroscena sull’addio ormai imminente di Luciano Spalletti e Cristiano Giuntoli.
“A Napoli ci sono due bravissimi insopportabili: De Laurentiis e Spalletti che hanno creato un clima di ambiguità, una mancanza di chiarezza che offende i tifosi e questa squadra fatta di grandi professionisti – le parole di Corbo -. Quest’estate grazie al coraggio di De Laurentiis c’è stata la svolta perché ha bonificato lo spogliatoio e lo ha fatto con l’aiuto di Giuntoli prendendo giocatori importanti”.
“Con l’uscita dalla Champions si sono deteriorati i rapporti tra i due bravissimi insopportabili e a questo punto Spalletti non ha cercato un piano per rinforzare la squadra, ma si è messo sull’Aventino facendo capire di voler via. Questa situazione non mi piace perché i due sono costretti a separarsi e De Laurentiis adesso cerca un allenatore di nome come fa sempre quando bisogna cancellare il periodo di chi se ne va e Spalletti non potendo andare via, resterà fermo per un anno. De Laurentiis deve programmare un Napoli all’altezza”.
Corbo: “Giuntoli? Lavoro straordinario, ora suo ciclo è finito”
“Giuntoli se ne va per un motivo molto chiaro: per il suo tipo di lavoro, è finito il ciclo. Un direttore sportivo nell’anno di scadenza non può fare niente, non può impegnarsi perché questo lavoro si programma. Giuntoli non può impegnarsi per prendere un nuovo Kvaratskhelia se non sarà più tra un anno il direttore sportivo del Napoli, il suo ruolo che è stato straordinario, si è esaurito. Giuntoli per fare il direttore sportivo in maniera seria deve avere un contratto per altri 5 anni oppure bisogna lasciarlo andare via”.
“Io, non c’è dubbio, confermerei Giuntoli per altri 5 anni, ma questo non spetta a me. Dopo quello che ha fatto, sarebbe naturale la conferma per altri 5 anni. Se non gli si propone un rinnovo, bisognerà prendere un altro ds e fargli un contratto lungo per permettergli di programmare, sempre che non voglia farlo lo stesso De Laurentiis che a volte è convinto di saperne più degli altri”, conclude Corbo.