Edi Reja, allenatore ed ex tecnico anche di Napoli e Cagliari tra le altre, è intervenuto ai microfoni di Radio CRC: “Il mio rapporto con De Laurentiis è rimasto forte; c’è ancora quella sintonia che avevamo quando ero a Napoli. Lui sa già come gestire la situazione da solo. Abbiamo qualche conversazione di tanto in tanto, ma non posso dare consigli senza comprendere appieno la dinamica interna delle società”.
“Osservo sempre il Napoli con grande simpatia, anche se è evidente che la squadra ha perso recentemente la sua identità. Sono ottimista perché conosco Calzona e spero che possa riportare la squadra alla sua identità originaria. In passato, all’interno di questo gruppo, c’era uno stile di gioco consolidato, ma con l’arrivo di Garcia si è verificata una grande confusione”.
“Mazzarri ha cercato di sistemare le cose, ma ha affrontato problemi, compresi infortuni, e non ha ottenuto risultati positivi. Penso che Calzona sia l’unico in grado di restituire alla squadra la sua identità originale e ridare lo spirito giusto che manca. Quanto alle reazioni ai cambi, la squadra ha perso la sua identità e sicurezza”.
“Anch’io ho affrontato problemi con alcuni giocatori che ho sostituito, ma in una squadra come il Napoli, che gioca di mercoledì e domenica, è fondamentale accettare i cambiamenti. Ho sempre trattato i giocatori con rispetto, ma è cruciale instaurare un dialogo per ottenere risultati. Ogni allenatore ha il suo modo di comportarsi nello spogliatoio; non siamo tutti uguali”.
“Quanto a Hamsik, è uno dei giocatori più straordinari che ho allenato. Ho avuto la fortuna di dirigere giocatori importanti come Klose e Toni, ma Hamsik è senza dubbio uno dei grandi. Era eccezionale nei suoi tempi di inserimento e ha svolto un ruolo fondamentale come bandiera del Napoli. È giusto riconoscerlo.”