A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Salvatore Soviero, ex portiere di Genoa e Salernitana. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Dopo la prestazione di Onana, ieri, si può dire che l’Inter abbia fatto l’affare? “Prima che l’Inter lo vendesse, avevo detto che il portiere camerunense non aveva fondamentali. Ha aggressività, è vero, ma quando non hai tecnica fondamentale… Mancano i fondamentali. Lo dicevo anche quando le cose andavano bene”.
“Il calcio, però, non è fatto di competenza, ma soprattutto di opportunità. Una persona può avere l’opportunità di sfruttare le conoscenze per diventare allenatore, ma sono le competenze che devono consentirti di rimanere tale. Anche Coverciano, ormai, è una fucina di soldi. I patentini si danno a tutti senza che vi siano conoscenze tecniche. Diecimila euro a Coverciano non li darò mai!”.
Pirlo? “Oggi è facile parlare male di tutti, ma sta facendo un miracolo. Anche alla Juve non aveva fatto male, è l’allenatore delle ultime coppe in bianconero. Seguo la Sampdoria, e posso dire che, con una squadra non all’altezza, sta facendo il possibile. L’allenatore blucerchiato paga anche lo spessore del suo nome. Parliamoci chiaro, l’allenatore lo fa la squadra! Ne ho avuti di allenatori, conosco il carattere e la personalità di tanti tecnici”.
“Ce ne sono tanti che nelle interviste facevano i filosofi o si arrabbiavano, ma in spogliatoio non dicevano due parole, un concetto finito da scuole elementari. Anche il giornalismo, in queste dinamiche, In Campania, poi, abbiamo lo Sgarbi del calcio. Fino all’altro ieri parlava bene di una persona ma, oggi, dopo una partita sbagliata dice tutto e il contrario di tutto”.
“Mazzarri, nella sua seconda esperienza a Napoli, è riuscito a gonfiare il petto per l’unità di intenti garantita alla squadra. Se i calciatori esaltano un allenatore dopo una settimana vuol dire che non hanno avuto una grande stima del precedente… Che Walter sia tutto questo fenomeno… Il Napoli, con Mazzarri, ha sempre giocato di rimessa. È stato Benitez a garantire una nuova mentalità europea”.
“Il Napoli ha lasciato un allenatore che non ha esaltato quanto costruito lo scorso anno. Nessuno si aspettava che gli azzurri potessero vincere un campionato in maniera così netta. Garcia ha provato a mettere tutti sullo stesso piano, ma un tecnico che fa questo non può fare l’allenatore. Non puoi trattare un fenomeno come tutti gli altri. Soprattutto, non puoi richiamare un giocatore che abbia vinto come un ragazzino. Con Walter, però, il Napoli può rimettersi in carreggiata”.
È arrivato il momento di Gollini? “Diverso tempo fa, ho detto di preferire Gollini. Sono stato infamato dopo la vittoria del campionato, ma ho sempre sostenuto garantisse maggiore tranquillità alla difesa. Se un portiere ha personalità, il compagno è più sereno. Non me lo invento io e non parlo per antipatia. Meret è uno dei migliori in Italia dal punto di vista tecnico, ma paga un gap caratteriale. Sono qualità innate. Gollini è uno che ha il peperino e, tra uno regolare ed uno come Gollini, preferisco sempre il secondo”.
Dove può arrivare il Napoli? “Un accorgimento vero e proprio il Napoli dovrebbe farlo in difesa, con un centrale all’altezza che possa sostituire Kim. Se si riesce a mantenere la giusta distanza dalla vetta, il Napoli può dire la sua in campionato”.