Ivano Trotta, allenatore ed ex calciatore del Napoli, ha parlato del momento degli azzurri a 1 Station Radio: “Napoli-Barcellona? Come era prevedibile, il nuovo allenatore non ha avuto un impatto immediato. Queste partite, a mio parere, si preparano quasi automaticamente. Il Napoli ha affrontato un Barcellona meno competitivo degli anni passati, e il rischio evidenziato nella prima mezz’ora è stato motivo di preoccupazione”.
“Ho notato errori piuttosto evidenti, e il presidente, pur assumendosi le proprie responsabilità per la stagione, credo che anche i giocatori debbano cominciare a riflettere sulle proprie responsabilità. Ci sono atteggiamenti che ancora non indicano una volontà di cambiare rotta.”
“Anche la reazione di Kvara alla sostituzione è discutibile… La sua protesta può avere diverse spiegazioni, ma in una situazione delicata come quella del Napoli, protestare contro una sostituzione non può essere visto positivamente. Il Napoli non può permettersi questo tipo di atteggiamenti. D’altra parte, la prestazione di Kvara non è stata brillante.”
“La società è la stessa che ha vinto lo scudetto lo scorso anno. Kim, l’allenatore, è andato via, ma gli stessi giocatori sono rimasti. Da ex calciatore posso dire che in un clima così negativo è difficile uscirne. Tuttavia, ci devono essere stimoli che vanno oltre il cambio in panchina. Deve scattare qualcosa tra i giocatori, sono loro a fare la differenza. Il terzo allenatore in una stagione non può giovare a nessuno. Ripeto che la compartecipazione dei giocatori è fondamentale in questo momento per il Napoli.”
“Cosa è mancato? Quello che è mancato alle squadre rivali dello scorso anno che lottavano con il Napoli. La solidità difensiva, la prolificità in fase realizzativa e la continuità di prestazioni. È ciò che l’Inter sta dimostrando quest’anno, replicando il modello di successo adottato dal Napoli con Spalletti.”