Nasser Al Khelaifi,
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Tra gli argomenti più discussi quello del progetto Superlega. Al Khelaifi si è già da tempo schierato dalla parte di Ceferin e dell’UEFA: “I tre club (Real, Barça e Juve, ndr) sanno di non avere alcuna possibilità – precisa -. Al momento, poi, ci sono cose più importanti a cui pensare. C’è gente che muore per la guerra in Ucraina, che non ha un posto dove dormire. E noi litighiamo per la Superlega“.
“Avrei potuto accettare l’assegno di 400 milioni di euro che mi è stato offerto per entrarci, vista anche la crisi causata dalla pandemia – prosegue Al Khelaifi -. Quando ho rifiutato, poi, hanno detto che non era vero che mi avevano invitato. Questo, direi, riassume tutto. Che dire dell’ecosistema, dei tifosi e dei valori che rappresentiamo? Certi club non hanno una visione finanziaria a lungo termine”.
“Florentino Perez? Ho parlato con lui, mi ha detto che dobbiamo trovare un punto di incontro – ha detto in riferimento al patron del Real Madrid, nonché uno dei fondatori della Superlega -. Non voglio che le cose si facciano alle mie spalle. Tutti vogliono giocare le grandi partite, me compreso. Ma dimenticano i piccoli club e ciò che vuole il pubblico. Il sistema deve essere aperto e tutti vanno rispettati”.