Agente Fifa stronca Osimhen: “Non è il profilo giusto per il PSG e quel prezzo è una follia totale!” #CalcioMercato #PSG #Osimhen #TrasferimentiEsagerati
Nel programma radiofonico “1 Football Club” su “1 Station Radio”, l’agente Fifa Claudio Anellucci ha espresso opinioni forti e dirette sul futuro di Victor Osimhen, smontando le ipotesi di un trasferimento al Paris Saint-Germain con un tono che non lascia spazio a mezze misure.
Anellucci ha smentito l’interesse reale del PSG per l’attaccante, sottolineando che il club ha una filosofia di gioco ben definita. “Non ci credo. Faccio un passo indietro: penso che tutti gli allenatori di livello, quelli che guidano i grandi club come il Paris Saint-Germain, abbiano un’idea chiara di come debba giocare la propria squadra. Al di là della sconfitta nella finale del Mondiale per Club, il PSG ha fatto un percorso quasi impeccabile quest’anno, puntando su giocatori giovani, duttili, disposti a cambiare ruolo durante la partita e senza veri punti di riferimento. A me piace molto l’idea di gioco di Luis Enrique, mi è sempre piaciuta, anche quando è stato trattato malissimo alla Roma. Secondo me non gli è stato dato il tempo necessario, così come non è stato dato a Maresca. Gli allenatori hanno bisogno di tempo per trasmettere la propria filosofia. Ecco, non credo che Osimhen sia un profilo adatto per questa visione del gioco. Non si sposa con l’ideologia del gruppo, dell’aiutarsi, del sacrificarsi per il compagno. Io lo definisco un giocatore anarchico: in campo è spesso il primo a lamentarsi se non riceve il pallone, lo abbiamo visto tante volte a Napoli agitare le mani o scuotere la testa quando un compagno sbagliava. Lo trovo un calciatore particolare, e non credo che il PSG sia il suo vestito giusto, né dal punto di vista tattico né comportamentale”.
Sul fronte del Galatasaray, che non riesce a fornire le fideiussioni richieste, Anellucci ha avvertito che Osimhen potrebbe rimanere bloccato, criticando duramente il suo valore di mercato e il sistema del calcio moderno, con un linguaggio che non nasconde frustrazione per le esagerazioni economiche.
L’agente ha ribadito che la situazione è prevedibile e che le pretese economiche sono irraggiungibili. “Nemo propheta in patria. Ne parlo da due anni, e le mie parole sembrano un disco rotto. Ma purtroppo questo è il film attuale. Se non si apre un dialogo con chi ha voluto trasformare Osimhen in un top player – e non lo è, almeno tecnicamente parlando – allora bisogna fare un passo indietro. Deve sedersi, riflettere e trovare una soluzione diversa, perché a queste cifre non va da nessuna parte. Ci stiamo accorgendo tutti che la cifra richiesta è fuori mercato. Oggi solo due o tre calciatori al mondo possono guadagnare certe somme, escludendo Messi e Cristiano Ronaldo, che sono due vere e proprie aziende. Tutto il resto ha una scadenza, come il latte. Osimhen fa parte di quei giocatori che guadagnano a livelli top senza aver dimostrato realmente di meritarlo. Lo dico con il massimo rispetto, non voglio che le mie parole sembrino accuse. Non ho alcun interesse personale. Cerco solo di essere oggettivo: è una follia il calcio di oggi, fatto di contratti milionari a favore di gente che non li merita. Si parla con leggerezza di 30, 40, 50 milioni… È una deriva pericolosa. Ci vorrebbe uno stop, un punto da cui ripartire. Non è moralismo, perché io stesso faccio parte di questo mondo da trent’anni. Ma qui si sta davvero esagerando, e Osimhen è uno dei simboli di questa esasperazione”.
In sintesi, le parole di Anellucci ritraggono un calciomercato sempre più fuori controllo, dove giocatori come Osimhen rischiano di essere sovrastimati, lasciando spazio a riflessioni critiche su un sistema che privilegia l’esagerazione al merito reale.