Brambati critica duramente Lautaro e l’Inter: “Non mi è piaciuta l’uscita del capitano!” #Inter #CalcioCrisi #Spogliatoio
Massimo Brambati, ex calciatore e procuratore, è intervenuto a TMW Radio durante Maracanà, esprimendo opinioni forti sulle dinamiche interne all’Inter dopo gli ultimi eventi. Senza peli sulla lingua, Brambati ha puntato il dito contro il capitano Lautaro Martinez, sostenendo che la sua reazione pubblica non è stata all’altezza del ruolo.
“Non mi è piaciuta l’uscita di Lautaro. E’ vero che sei il capitano ma ci sono altri modi per esternare la delusione e ciò che pensi dei compagni. Avrei parlato nello spogliatoio. Lui non più di due mesi fa diceva che l’Inter era una squadra con le palle. Quindi di chi parlava, solo di lui? Non mi è piaciuto, sono d’accordo con Calhanoglu, e poi gli sono andati dietro altri compagni, vedi Thuram. Puoi fare il capitano in altri modi. Marotta è furbo, sa che Calhanoglu potrebbe andare via e si è schierato con chi rappresenta il futuro dell’Inter. Certo, siamo passati in 50 giorni da quella semifinale col Barcellona a tutto questo. Si è ribaltato un po’ tutto. Mi sembra un po’ un castello di carta, con un po’ di vento cade tutto. Mi domando: ma quando si vince si è tutti uniti e quando si perde succede questo? Bisogna essere uniti anche nelle difficoltà. Poi non sono d’accordo con Marotta quando dice che sono arrivati secondi, ma per come ti eri proposto il giorno dopo il Barcellona… aveva detto che il meglio doveva ancora arrivare. Se la sono gufata”.
Brambati ha anche messo in dubbio se Lautaro si sarebbe comportato allo stesso modo con allenatori dal carattere forte, come Allegri o Conte, sottolineando l’importanza della leadership. Secondo lui, in quelle situazioni, il giocatore avrebbe tenuto un profilo più basso.
“E’ vero, quando dietro c’è una personalità importante non ti comporteresti così. Lautaro lo ricordo con Conte, quando lo sostituì e lo zittì. La personalità vuol dire tanto. Chivu è arrivato a spegnere il fuoco quando la casa è già bruciata. Ha convocato la riunione ora ma è tardi. Ha avuto però poco tempo, ma dire il vero, ed è arrivato in un modo particolare. Forse non pensava di dover fare i conti con uno spogliatoio spaccato, perchè è questo che si evince da queste vicende”.
Infine, Brambati non ha risparmiato critiche alla dirigenza, insistendo sulla necessità di un cambiamento radicale per l’Inter. Ha evidenziato la stanchezza di alcuni elementi della rosa e l’incapacità di gestire le crisi, dipingendo un quadro di una squadra che rischia di crollare sotto pressione.
“Sicuramente va ringiovanita la rosa. Ci sono tanti giocatori che hanno passato i 30 anni e hanno meno fame di prima. E poi c’è anche la delusione di aver perso due finali in tre anni. Sono un po’ deluso di Marotta. Non pensavo che con lui presidente uscisse fuori questo casino. Di solito è sempre riuscito a portare l’acqua sul fuoco al momento giusto, stavolta no”.
In sintesi, l’analisi di Brambati ritrae un’Inter fragile, dove le sconfitte esasperano divisioni interne, e dove solo un rinnovamento radicale potrebbe riportare stabilità.