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CALCIOSCOMMESSE & CLAN, assolto l’ex calciatore dell’Avellino, Luca Pini

Assolto l’ex calciatore dell’Avellino, Luca Pini, nel caso di calcioscommesse e clan

La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di condanna, per concorso esterno in associazione mafiosa, emessa nei confronti dell’ex calciatore dell’Avellino, Luca Pini.

Pini era accusato di aver corrotto giocatori professionisti allo scopo di condizionare i risultati di alcune partite di calcio del campionato di serie B della stagione 2014-2015 per agevolare la camorra. La Suprema Corte, che ha riconosciuto sussistente il reato di frode sportiva (non aggravato), ha chiesto a un’altra sezione della Corte di Appello di Napoli la riformulazione del giudizio relativamente al reato di concorso esterno.

Secondo gli inquirenti della DDA di Napoli, Pini avrebbe agevolato il clan della “Vinella Grassi” e in particolare alcuni suoi esponenti di vertice, tra i quali i fratelli Umberto ed Antonio Accurso (poi diventato collaboratore di giustizia) che scommettevano ingenti somme di denaro sulle partite di calcio.

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In merito alla vicenda, la giustizia sportiva si è già pronunciata con delle condanne e Antonio Accurso ha reso dichiarazioni sulla vicenda calcio scommesse e clan. Agli atti, inoltre, risultano numerosi sms tra Luca Pini e gli scommettitori, messaggi intercorsi proprio a poche ore delle partite di calcio oggetto di indagini, tra cui Modena-Avellino e Avellino-Reggina.

Con la sentenza di primo grado, emessa il 12 marzo 2008 per coloro che decisero di essere giudicati con le forme del rito abbreviato, Antonio Accurso fu condannato a 4 anni; Luca Pini a 3 anni e 6 mesi, l’ex capitano dell’Avellino Francesco Millesi (che si è visto rigettare il ricorso dalla Cassazione) a un anno di reclusione con il beneficio della sospensione condizionale della pena essendo stato assolto dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.

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6 Novembre 2025 - 08:46 — Ultima alle 08:46
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