La proposta del giornalista televisivo: “in certe situazioni particolari il divieto di trasferta si presenta come l’unica soluzione”. La partita tra Cagliari e Napoli, valevole per la quarta giornata del campionato italiano di Serie A 2024/2025, si è svolta domenica pomeriggio in Sardegna, presso l’Unipol Domus. L’incontro si è concluso con una netta vittoria per il Napoli, 0-4, ma è stato segnato da episodi di disordine sugli spalti che hanno portato alla sospensione del gioco per sette minuti durante il primo tempo.
Disordini sugli spalti
I disordini sono iniziati con il lancio di petardi e di oggetti di varia natura tra i settori delle rispettive tifoserie. Questa situazione caotica ha costretto il direttore di gara a interrompere temporaneamente il gioco, cercando di ristabilire l’ordine e la sicurezza nello stadio. Questo episodio ha risollevato il dibattito sulla sicurezza negli stadi e sull’opportunità di implementare misure restrittive come il divieto di trasferta per i tifosi più problematici.
La proposta di misure restrittive
Alla luce degli eventi accaduti durante Cagliari-Napoli, alcuni esperti, tra cui il giornalista televisivo, hanno avanzato l’idea del divieto di trasferta come possibile soluzione. Secondo questa proposta, in situazioni particolari e potenzialmente pericolose, il divieto di trasferta potrebbe rappresentare l’unico modo per prevenire scontri tra tifoserie e garantire la sicurezza di tutti i presenti.
L’argomento rimane controverso, con sostenitori che vedono in queste misure un passo necessario per evitare incidenti e oppositori che ritengono possa trattarsi di una punizione collettiva eccessiva per i tifosi pacifici. Tuttavia, episodi come quello accaduto all’Unipol Domus fanno riflettere sulla necessità di trovare soluzioni efficaci per mantenere l’ordine e garantire la sicurezza nei luoghi di sport.