#ConteSfogoNapoli: In conferenza, il tecnico non le manda a dire sugli infortuni e la sfida con lo Sporting, con frecciatine sul calendario e i suoi giocatori. #ChampionsLeague #NapoliSulFilodelRasoio
Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha aperto la conferenza stampa alla vigilia della gara di Champions League contro lo Sporting Lisbona, prevista al Maradona. Con il solito piglio diretto, ha affrontato le domande della stampa su infortuni e carichi di lavoro, senza risparmiarsi commenti schietti che ricordano come il calcio top level sia un gran casino di stress muscolare e partite a raffica.
Quando gli è stato chiesto se il doppio impegno aumenti gli infortuni e se cambierà gli allenamenti, Conte ha risposto con franchezza: “Se analizzi bene, tutte le squadre con le coppe europee è inevitabile avere più infortuni perché giochi di più mentre gli allenamenti sono sempre di meno. Giocare spesso sottopone i muscoli ad uno stress e non ti alleni, è l’inverso a mio avviso. E’ il non allenarsi come servirebbe che può portarti alle problematiche, ma fa parte del gioco, poi se arrivano tutte in un settore diventa più difficile da gestire. Rrahmani ha avuto un infortunio in nazionale, poi Buongiorno e mancano due centrali, affaticamento per Spinazzola che ora le sta giocando tutte, sommato a Olivera e Mazzocchi ed Marianucci non sono in lista e ne abbiamo solo due al centro e abbiamo per fortuna reintegrato Gutierrez che era fermo”. Insomma, un vero pollaio di problemi difensivi, e lui lo sa bene, anche se cerca di non piangersi addosso.
Sul chiacchiericcio esterno riguardo a un presunto “caso De Bruyne”, con commenti duri da parte di ex come Capello, Conte ha tagliato corto, preferendo non puntare il dito su un singolo: “A me non piace mai parlare del singolo, si vince e si perde da squadra, ma sulla gara di domenica io ribadisco che come prestazione sono rimasto più soddisfatto di domenica sera che le due vittorie dell’anno scorso dove soffrimmo tanto. La prestazione c’è stata, dopo due disattenzione su cui dobbiamo lavorare, tornare a quelle cose che ci hanno portato ad essere la difesa meno battuta, ma la prova c’è stata, a San Siro abbiamo dominato la partita e non è all’ordine del giorno. Detto questo, Kevin è del Napoli, fa bene la squadra fa bene lui, fa male la squadra fa male lui, sappiamo cosa può darci, è un giocatore che va supportato e cerchiamo di trovare giusti equilibri, si passa da eccessi e quando si vince fantastico e se si sbaglia è tutto sbagliato. Io devo trovare soluzione, ma è il secondo anno e sarà molto complesso per noi perché c’è da giocare ogni 3 giorni e inserire nuovi giocatori, non uno. Lo ribadisco perché lo penso, non perché è una scusa. Dovremo migliorare durante il percorso, coinvolgendo tutti per prepararci al terzo anno dove la situazione sarà già più strutturata”. Tradotto: la squadra va difesa a spada tratta, anche quando i media sparano cazzate.
Aggiornamenti sulle condizioni di Spinazzola e Olivera, e se cambierà modulo? Conte non si è fatto illusioni: “Ieri entrambi hanno svolto lavoro differenziato, cercheremo di recuperarli in tutti i modi, è un’emergenza importante, Mazzocchi è fuori lista, come Marianucci, restano solo due centrali, Beukema e Juan, per fortuna abbiamo reintegrato Gutierrez che non giocava da tanto, ci dà una possibilità a sinistra e dovremo cercare eventualmente un’alternativa.
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Sul peso di dover vincere contro lo Sporting e il discorso su De Bruyne, il tecnico ha chiuso la faccenda con realismo: “Quello che dovevo comprendere l’ho compreso ed è stato già tutto chiarito, patti chiari amicizia lunga si dice a casa mia e quindi è già chiusa la situazione. Sulla partita, è importante ma come tutte, le giochiamo per vincere tutte e sappiamo benissimo che c’è un avversario che spesso non è d’accordo e dovremo superarci anche nelle difficoltà oggettive che ci sono. E’ però la seconda partita, ma quando parlo si recepisce solo quello che si vuole, servirà un percorso complesso e difficoltoso, se lo accettate bene altrimenti no, poi quando arriveranno magari direte che quello scemo qualcosa aveva detto”. Un modo per zittire i criticoni, ricordando che nel calcio non si vive di illusioni.
Parlando del valore dello Sporting, Conte non ha sottovalutato l’avversario: “E’ una squadra che si contende sistematicamente il campionato con Porto e Benfica, è di primo livello, di prima fascia, l’ho affrontata anche col Tottenham nel girone e sono rimasti tanti calciatori di quella squadra ed hanno accumulato esperienza. E’ un’ottima squadra e bisognerà giocare sapendo che affrontiamo un rivale forte, ma anche noi lo siamo e vogliamo misurarci”. Niente sminuzzate, è una sfida tosta e basta.
Infine, sul giorno in più di riposo per lo Sporting e il calcio portoghese in generale, ha commentato il calendario con una punta di fastidio: “Noi siamo tornati a casa molto tardi, ieri chi ha giocato ha fatto recupero e oggi dobbiamo cercare di preparare la partita senza spendere molte energie, non è la migliore condizione per prepararci, ma c’è il calendario così e quindi dobbiamo accettarlo. Non voglio fare polemica sul calendario, avere un giorno in più di allenamento ci avrebbe permesso di prepararla meglio ma dovremo abituarci, fare esperienza e buoni risultati. Il calcio portoghese è sempre d’avanguardia, anche in Europa League e Conference creano sempre problemi agli avversari ed è di buon livello”. E su Manchester e Milano, ha difeso la squadra: “A Manchester non eravamo ko, c’era stata l’espulsione ma abbiamo retto e solo la magia di Foden ha portato al gol, col Milan sicuramente abbiamo concesso gol subito e bisognerà fare più attenzione, sui due gol sono situazioni su cui lavorare e migliorare, ma anche in 11 vs 11 avevamo fatto la partita e c’erano situazioni anche dubbio ma non andiamo a parlare di cose passate”. In sintesi, Conte ha ribadito che il Napoli è pronto a lottare, errori inclusi, in un mondo dove il calcio è un continuo casino di alti e bassi.