Michele Criscitiello, in un editoriale pubblicato su Sportitalia.com, ha espresso con fermezza la sua critica sull’uso del Var nel calcio, definendolo il “più grande bluff dell’epoca”.
Secondo l’autore, il Var ha causato un deterioramento anziché un miglioramento nel gioco, portando a ulteriori problematiche e conferendo un potere dannoso agli arbitri, con l’arbitro Rocchi e il suo team come colpevoli principali.
Criscitiello sostiene che l’eccessivo ricorso al Var ha snaturato la passione e l’entusiasmo nel calcio, trasformando il gioco in un’attività burocratica piuttosto che nel famoso sport emozionante che conosciamo. Propone, inoltre, la riduzione dell’uso della tecnologia, sottolineando che gli arbitri dovrebbero perdere potere anziché acquisuirlo, suggerendo la presenza di un solo arbitro e due assistenti, in alternativa all’attuale situazione.
L’autore riconosce l’unico utilizzo accettabile del Var in situazioni gravi e particolari, come ad esempio condotte violente che l’arbitro non riesce a rilevare direttamente.
Tuttavia, questo non attenua la sua ferma condanna circa l’eccessivo ricorso alla tecnologia nel calcio, che a suo avviso ha rovinato lo spirito del gioco, trasformandolo in un’esperienza lontana dai valori tradizionali dell’emozione e della competizione sportiva.