martedì, Novembre 19, 2024

“De Laurentiis sorpreso dall’addio, sperava di convincerlo”. L’analisi di Gallo

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Massimiliano Gallo, giornalista, ha valutato la situazione del Napoli di Rudi Garcia dopo il pareggio a Genova e in vista della sfida contro il Braga.

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Il giornalista Massimiliano Gallo è intervenuto ai microfoni di Radio Marte durante la trasmissione “Forza Napoli Sempre”. Ecco le sue parole: “La sfiducia dopo Genova? La Champions League è una competizione diversa, il Napoli affronta una squadra non irresistibile: ci sono le giuste premesse per ottenere un risultato positivo in Portogallo. La Champions è una priorità per De Laurentiis, per il Napoli e per i giocatori: quando Garcia dice che la squadra aveva la testa in Portogallo, potrebbe aver rappresentato correttamente la realtà. L’avvio complicato del Napoli? Contro la Lazio, il primo tempo è stato ottimo, contro il Genoa, la reazione dopo una brutta partita è stata buona, ma alcune dichiarazioni di Garcia sulla mancata convocazione dei giocatori azzurri in Nazionale e sulla mancanza di determinazione dei suoi ragazzi contro il Genoa lasciano perplessi.”

Inoltre, ha aggiunto: “Durante la conferenza stampa sembrava che Garcia stesse scaricando la responsabilità del pareggio contro il Genoa sulla squadra. Garcia messo sotto esame: è giusto? Mi sembra che ci sia un equivoco di fondo: De Laurentiis ha presentato Garcia come un continuatore del lavoro di Spalletti, mentre durante la stessa conferenza stampa di presentazione Garcia ha negato di voler seguire la linea del suo predecessore, dichiarando immediatamente di voler apportare dei cambiamenti per sorprendere gli avversari. Garcia è stato molto coerente in questo, d’altronde fatico a capire perché gli si chiede da più parti di essere un clone di Spalletti.”

Infine, ha concluso: “Garcia è stata una scelta di emergenza? Sì, perché molti allenatori contattati dal presidente De Laurentiis non hanno accettato l’offerta del Napoli (si è parlato di Enrique, Italiano, Sousa, Conte). Ma comunque il francese è un allenatore affidabile. De Laurentiis non si aspettava di perdere l’allenatore di Certaldo, pensava di poterlo convincere a rimanere. La sua decisione l’ha colto di sorpresa. Anche l’avvocato Grassani ha sottolineato che l’ex allenatore azzurro ha comunicato all’azienda la sua intenzione di andarsene quando molti allenatori erano già sistemati altrove. La scelta di non utilizzare i nuovi acquisti è una decisione di Garcia o sono giocatori meno adatti? Spalletti li ha tutti inseriti subito lo scorso anno e ha ottenuto risposte positive dal campo.”

Infine, ha concluso: “Natan è l’unico che non è ancora stato utilizzato, è difficile immaginare come si comporterà in campo. Cajuste ha iniziato male con il Frosinone. Lindstrom è entrato in campo contro la Lazio, ma poco dopo essere arrivato a Napoli: è troppo presto per giudicarlo. A livello aziendale, il Napoli lo scorso anno aveva un progetto chiaro: rinnovare la rosa e puntare su giovani calciatori talentuosi che hanno immediatamente convinto anche l’allenatore. Quest’anno faccio fatica a individuare quale sia il progetto del Napoli: non vedo un’idea. Garcia ha già iniziato con il problema Raspadori, che non giocava nel Napoli di Spalletti. Ecco, senza un progetto calcistico aziendale è difficile guidare una squadra, diventa complicato risolvere problemi che neanche prima di lui erano stati risolti.”

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