Il quotidiano sportivo francese, L’Equipe, ha recentemente dedicato uno spazio all’analisi del Napoli allenato da Rudi Garcia.
Da tempo si discute sul vero stile di gioco della squadra azzurra dopo l’avvicendamento di Luciano Spalletti, ma sembra esserci ancora confusione sulla sua identità.
Secondo L’Equipe, Spalletti ha lasciato a Garcia un’opportunità unica: un lavoro prestigioso con una rosa di giocatori pronti ad adattarsi ai suoi principi. Tuttavia, i risultati ottenuti finora sono stati mediocri al punto che il presidente sta già cercando un sostituto per il tecnico francese.
Il giornale sportivo si lancia, quindi, in un’analisi tattica del Napoli, cercando di capire cosa non funzioni nel team. Il Napoli, come molte grandi squadre europee, preferisce avere il possesso del pallone e cerca di riconquistarlo nella metà campo avversaria.
Ciò avviene grazie all’azione di cinque giocatori che si muovono per causare errori agli avversari, indipendentemente dalla qualità dei difensori avversari. A differenza di altre squadre della Serie A, che preferiscono una marcatura individuale, il Napoli mantiene una struttura di gioco e reagisce al movimento della palla piuttosto che a quello degli avversari.
Secondo L’Equipe, il Napoli gioca con un modulo 4-1-4-1, con cinque giocatori che si spostano in avanti e cinque che coprono le retrovie. Questo approccio tattico viene definito come “lavaggio a secco” dal quotidiano francese, ma non è peggiore di qualsiasi altro. Tuttavia, quando le cose non funzionano, le conseguenze possono essere notevoli.
In conclusione, L’Equipe mette in discussione l’identità del Napoli allenato da Garcia e si chiede se il suo stile di gioco abbia portato successo o se sia un fallimento strategico.
Con risultati mediocri, la squadra azzurra dovrà confrontarsi con le critiche e cercare una soluzione per tornare agli antichi fasti. L’addio di Garcia sembra essere una possibilità sempre più probabile.”Analisi tattica del Napoli: Carenze e strategie”
Il Napoli è una squadra che negli ultimi anni ha mostrato alcune carenze tattiche che possono risultare fastidiose. La marcatura individuale, ad esempio, può causare spostamenti rapidi che possono portare ad una inferiorità numerica. Tuttavia, questa situazione può essere recuperabile se viene eliminato solo un giocatore, lasciando spazio per il recupero da parte degli altri.
Tuttavia, la struttura utilizzata dal Napoli lascia ampi buchi un gradino più dietro. Lo spazio tra le linee è enorme, consentendo teoricamente di saltare sei giocatori in un solo passaggio e creare molte opportunità. Tuttavia, il rapporto rischi-benefici è troppo sfavorevole per una squadra con obiettivi ambiziosi, il che potrebbe portare a una maggiore cautela.
Inoltre, il Napoli sembra dover cercare l’avversario nel proprio campo come una necessità. Questo perché la squadra ha difficoltà a mantenere il blocco centrale. Quando viene privata della palla, la squadra corre in avanti o all’indietro per recuperarla o formare un muro difensivo. Questo comportamento indica una mancanza di compattezza tra i trenta metri del Napoli e quelli dell’avversario.
Rispetto al Napoli di Spalletti, l’attuale squadra allenata da Garcia è meno efficace in area di rigore. Le ripartenze che spezzano la pressione avversaria non portano ad azioni sufficientemente convincenti. Pertanto, l’opzione scelta per provare a segnare è semplice: inserire molti giocatori nell’area avversaria.
I dati forniti da Opta mostrano che il Napoli ha un differenziale tra gol attesi realizzati e subiti di +1.12 ogni 90 minuti, rispetto allo 0.87 della scorsa stagione. Questo indica che la squadra sta massimizzando il proprio potenziale offensivo. Tuttavia, ci sono anche lacune evidenti nel rendimento di alcuni giocatori. Ad esempio, Osimhen e Kvara sprecano più occasioni rispetto all’anno scorso, e Meret ha un numero inferiore di parate.
In conclusione, le carenze tattiche del Napoli attirano l’attenzione perché nonostante i risultati positivi, ci sono ancora alcuni problemi che devono essere affrontati. È importante che l’allenatore Garcia lavori per migliorare l’efficacia della squadra in tutte le fasi di gioco, rimediando alle attuali lacune tattiche.Rudi Garcia: analizzando il fallimento tattico del Napoli
Il tecnico del Napoli, Rudi Garcia, si trova di fronte a una sfida importante: la squadra sta lottando per il titolo di campione ma sembra aver perso la fame di scudetto. Garcia cerca di mettere in pratica nuove strategie, ma spesso si trova a perdere il controllo della palla. Nonostante ciò, dimostra di avere ancora delle idee in mente.
Nel corso dell’ultima partita contro il Milan, Garcia ha deciso di variare il suo solito modulo 4-3-3. Ha fatto entrare in campo Giovanni Simeone e ha spostato Raspadori da attaccante a una posizione ibrida di capofila, similmente a quanto fatto da Bellingham. Questa mossa dimostra la volontà del tecnico di cercare nuove soluzioni, tuttavia non sempre ciò è sufficiente per ottenere i risultati desiderati.
Il Napoli ha bisogno di ritrovare la fame di vittoria e di tornare ad impegnarsi completamente in campo. È importante che la squadra mantenga il controllo della palla e sia determinata a vincere. Solo così potrà continuare a lottare per il titolo di campione e dimostrare di essere una squadra di alto livello.
In conclusione, il tecnico Rudi Garcia sta cercando di trovare nuove soluzioni tattiche per il Napoli, ma spesso si trova a perdere il controllo della palla e a non ottenere i risultati desiderati. La squadra deve ritrovare la fame di vittoria e impegnarsi al massimo in campo per continuare a lottare per il titolo di campione. Solo così potrà dimostrare di essere una delle migliori squadre in campo.