Il presidente viola Rocco Commisso, intervistato dall’edizione odierna del Corriere Fiorentino, ha discusso delle complessità della burocrazia italiana e della sua esperienza in Italia a cinque anni dal suo arrivo.
Le difficoltà della burocrazia italiana
Commisso ha raccontato che non è mai riuscito a comprendere appieno il sistema burocratico italiano. Ha sottolineato che, in America, se si rispettano le regole, è possibile ottenere rapidamente i permessi necessari. Tuttavia, in Italia, le cose sembrano essere molto più complicate.
Confronto con il sistema americano
Il presidente ha espresso la sua frustrazione confrontando la burocrazia italiana con quella americana. In America, la procedura è più diretta e snella, mentre in Italia, secondo Commisso, sembra ci siano ostacoli che rendono tutto più difficile e lento.
Problematiche incontrate
Durante l’intervista, Commisso ha parlato di alcune delle sfide specifiche che ha affrontato. Ha evidenziato come la complessità e le lungaggini burocratiche abbiano avuto un impatto sulle sue attività e sui suoi progetti in Italia.
Possibili soluzioni
Commisso ha concluso l’intervista consigliando che una riduzione della burocrazia e un miglioramento della trasparenza e dell’efficienza sarebbero passi importanti per rendere l’Italia più attrattiva per gli investitori stranieri. Secondo lui, ciò sarebbe possibile se il sistema fosse semplificato e reso più accessibile, così come avviene in America.