Il Milan e Juventus al microscopio: antagonisti del Napoli o solo illusioni? #SerieA #CalcioItaliano #PodcastSportivo
In un’analisi schietta e senza filtri, il giornalista ha sviscerato le dinamiche del campionato, puntando il dito su chi davvero può insidiare il Napoli. Mentre il Milan sembra promettere scintille, la Juventus inciampa in errori grossolani, e tra gli allenatori in bilico, c’è chi rischia di affogare nei propri problemi.
Il Milan ha mostrato progressi evidenti, ma l’esperto non si trattiene nel sottolineare le lacune. “Il Milan mi è piaciuto molto, mi sembra che stia diventando sempre più squadra e in questo vedo molto merito dell’allenatore. Francamente però faccio fatica a pensare che possa essere la principale avversaria del Napoli per lo scudetto. Il problema principale al momento è che manca ancora un vero centravanti, dato che stanno segnando tutti meno che Gimenez. Chissà che Allegri non possa tornare alla soluzione di Leao come attaccante accentrato”. Insomma, senza un goleador vero, le ambizioni rossonere potrebbero essere solo fumo.
Passando alla Juventus, il discorso si infiamma con critiche dirette all’equilibrio della squadra. L’allenatore in panchina si è lamentato, e a ragione, ma il vero tallone d’Achille è evidente: “Io ho guardato attentamente la situazione della Juventus e continuo a pensare che il problema al momento più che la difesa sia il centrocampo. Quando perdono la palla non inseguono l’avversario. I bianconeri finora hanno infatti preso quasi tutti gol con tiri da fuori area. È un problema di equilibrio che Tudor deve assolutamente risolvere”. Senza un rimedio rapido, i bianconeri potrebbero continuare a barcollare come un pugile stordito.
Infine, tra gli allenatori sotto pressione, l’analisi non risparmia bordate: qualcuno sta navigando in acque torbide, con risultati che gridano al fallimento. “Stamattina leggevo di Pradé che ha detto che Pioli non si tocca, però la situazione non è piacevole. I punti sono pochi e le prestazioni continuano a mancare. La Lazio però la vedo peggio perché credo che nello spogliatoio ci sia qualcosa che non va; i giocatori si mandano a quel paese in campo. Se le cose a Genova non dovessero andare bene non rimarrei stupito se Sarri facesse un passo indietro. Detto questo credo che Tavares non vedrà più il campo”. In questo caos, le prossime partite potrebbero segnare il destino di più di un tecnico, con il campionato che non perdona errori del genere.