È finita la fase delle sostituzioni eccentriche e talvolta immotivate di inizio campionato. Gestione molto poco coerente della rosa
Garcia è passato dalle sostituzioni eccentriche e immotivate alle non sostituzioni. Lo scrive Alessandro Barbano sul Corriere dello Sport all’indomani di Napoli-Union Berlino 1-1.
Purtroppo i segnali di allarme che giungevano dalla ultima partita, ancorché vittoriosa, contro la Salernitana e dallo stesso pareggio con il Milan sembrano essere stati ignorati.
Alle sostituzioni eccentriche e talvolta immotivate di inizio campionato è seguita la fase delle non sostituzioni, o delle sostituzioni tardive.
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Che senso ha mettere in campo all’87’ un ventitreenne, costretto ad accumulare sulle sue spalle nessun rodaggio ma solo frustrazione? E che senso ha tenere in campo uno spento Raspadori che qualunque altro tecnico avrebbe sostituito, affiancandolo solo al 77’ con Simeone? La gestione della rosa in un modo così poco coerente, rispetto all’obiettivo di valorizzare il patrimonio sportivo, rischia di bruciare molte delle potenzialità presenti nello spogliatoio azzurro.

