Gattuso dopo Estonia: Fisici top e stile estero sotto esame. Che caos con i Mondiali! #NazionaleItaliana #Gattuso #CalcioReale
Gennaro Gattuso, da poco al timone della Nazionale italiana, ha parlato ai microfoni di RaiSport dopo la sfida con l’Estonia, mostrando un misto di soddisfazione e frustrazione tipica di chi vede il calcio italiano arrancare. “A livello fisico ho trovato i ragazzi migliori. Voglio ringraziare i club per la grande disponibilità: da quando i ragazzi sono partiti, la squadra sicuramente è migliorata anche negli allenamenti. Giocheremo con i due attaccanti e il resto si vede”. Insomma, un po’ di muscoli in più non guasta, ma chissenefrega se i club stranieri ci ridono dietro.
Sul fronte dei leader, Gattuso non si è limitato a baciare i piedi a uno solo, preferendo un approccio da duro: ce ne vogliono diversi, dai chiacchieroni ai muti. Parlando di Raspadori, ha chiarito senza troppi giri di parole: “A me piace avere più di un leader: gente che parla tanto, gente che parla poco. Ho bisogno di tutta la squadra: Raspadori ha qualità e ci può dare una grande mano”. Niente storie da eroe solitario, qui si va tutti insieme o si affonda. Norvegia travolge Israele 5-0 e saluta l’Italia: Gattuso costretto ai playoff
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Poi, c’è la solita rottura con l’estero, quei tizi che arrivano con i portafogli pieni e ci portano via i giovani come se fossimo un supermarket in svendita. Gattuso lo dice chiaro: “Arrivano squadre con soldi e ci prendono i giovani. Lavorano con intensità diversamente da noi, penso che succeda da anni. Hanno un modo di vedere il calcio diverso. Dobbiamo lavorare già noi allenatori per migliorare il tutto: dobbiamo tratteggiare una linea”. Insomma, dovremmo darci una mossa prima che ci lascino senza talenti, eh?
Infine, sulla proposta di cambiare le date dei Mondiali, Gattuso non le manda a dire, tirando fuori esperienze personali che fanno pensare a un gran casino. “Ho provato sulla pelle il Mondiale in Qatar. Dopo è difficile ripartire, è difficile e devi ricominciare per riprendere il campionato. Non voglio contraddire il Presidente Infantino, ma non è una roba semplice fermarsi e poi ripartire”. Un avvertimento schietto: spostare tutto non è una passeggiata, e chi ci prova rischia di mandare in tilt il calendario. Ecco, il calcio è questo: un bel casino globale da cui non si esce facilmente.