Juan Jesus provoca: “Sporting aggressivo ma vulnerabile, l’esultanza del Milan ci rende un fastidio”

Juan Jesus si prepara alla battaglia contro lo Sporting: “Siamo pronti a morderli” #Napoli #ChampionsLeague #ForzaAzzurri

In vista dello scontro cruciale di Champions League contro lo Sporting Lisbona, previsto allo stadio Diego Armando Maradona, il difensore del Napoli Juan Jesus ha affrontato la stampa in una conferenza che non ha lesinato sincerità. Al fianco dell’allenatore, ha discusso delle sfide che attendono la squadra, toccando temi come la gestione delle partite ravvicinate e le dinamiche interne, con un tocco di realismo che non sempre fa piacere ai puristi del politically correct.

La conferenza è partita con domande sul ritmo serrato delle gare, che potrebbero influenzare prestazioni e errori. “Non penso, il modo di giocare ed il metodo di difendere non cambia e siamo tutti pronti, siamo 25 ragazzi pronti ad entrare. Può essere una cosa esterne, gli errori si fanno tutti. Io li ho fatti nella mia carriera, poi ci sta, uno può pensare che abbia sbagliato perché non era pronto”. Juan Jesus non si è nascosto dietro scuse, ammettendo candidamente che gli sbagli sono pane quotidiano nel calcio, senza troppi giri di parole per compiacere i criticoni.

Un’altra questione affrontata è stata la potenziale ripercussione di certi episodi controversi, come la faccenda De Bruyne, sul gruppo squadra. “Non so cosa è successo, vedo c’è un po’ di polemica intorno, ma questo non influisce sulla squadra che è pronta a ripartire, è una partita importante dopo Manchester e dobbiamo fare i tre punti per la classifica di Champions ma anche al campionato dopo la sconfitta”. Senza peli sulla lingua, ha liquidato la polemica come fumo negli occhi, focalizzandosi sul vero obiettivo: vincere e scrollarsi di dosso i detrattori.

Sulle tattiche per affrontare lo Sporting, noto per il suo stile offensivo, Juan Jesus ha evidenziato i punti deboli degli avversari. “E’ una squadra molto tecnica, hanno Trincao, Suarez, ruotano sempre in attacco e dovremo essere bravi a gestire questo, sono molto pericolosi e dobbiamo sfruttare ciò che lasceranno. Le squadre portoghesi attaccano tanto, ma hanno abbastanza difficoltà difendere, se gestiamo bene la partita possiamo vincere, siamo pronti”. Qui, il suo commento su come le squadre portoghesi “abbiano difficoltà a difendere” suona quasi come un affondo, un reminder schietto che non tutte le formazioni sono infallibili.

Parlando dell’importanza della gara in questa fase della Champions, ha messo in chiaro le priorità. “Più punti fai, più sei tranquillo (ride, ndr). E’ importante vincere perché ci siamo già lasciati 3 punti dietro, se ne facciamo 13-14 già possiamo andare avanti. I tre punti ti danno anche fiducia, lo sappiamo che è un cammino lungo ed all’ultima abbiamo il Chelsea ed è difficile”. Con una risata che tradisce ottimismo, ha smontato l’aura di dramma intorno al torneo, dicendo pane al pane.

Sull’assenza di Di Lorenzo per squalifica, Juan Jesus è stato diretto. “Si allena, non è che ci deve dire qualcosa di importante perché già sappiamo l’importanza della partita. E’ importante per noi e farà sentire la sua presenza”. Niente drammoni, solo fatti, come se volesse zittire chi esagera con i piagnistei.

Infine, riflettendo sulle indicazioni dell’allenatore dopo la recente sconfitta, ha ribadito la necessità di correggere il tiro. “Dobbiamo aggiustare delle cose che abbiamo fatto meno, ma se andiamo a vedere la partita com’è andata realmente non c’è questo dominio del Milan o che abbiamo subito. Dopo l’espulsione è cambiato tanto, ma se vedete l’immagine che rincorriamo in 7 Leao… non servono forse 7, ma ci dà la consapevolezza che la mentalità c’è di non prendere gol e provarci e pareggiare. Questo dimostra che dobbiamo continuare in alcune cose e migliorare ciò che è mancato”. E concludendo con un pizzico di spavalderia: “Siamo a settembre, vedo polemiche, c’è aspettativa e vorrebbero tutte vittorie, io me lo auguro, in tutte le competizioni. Siamo la squadra da battere, vedete il Milan come esulta a fine partita, significa che abbiamo dato fastidio ad un po’ di gente, mi sta bene, abbiamo mentalità ed esperienza anche con De Bruyne. Purtroppo Lukaku è fuori, ma c’è Di Lorenzo, altri, e continuiamo il nostro percorso. Diamo fastidio e continueremo a darlo”.

In sintesi, Juan Jesus ha dipinto un quadro di una squadra determinata e realista, pronta a sfidare le critiche e gli avversari con la stessa intensità, confermando che nel calcio, come nella vita, non c’è spazio per i deboli di cuore.