Trattativa per Juanlu: Il Napoli sul filo del rasoio
“Oggi è la giornata decisiva per il via libera del Siviglia per Juanlu: attesa la risposta del club spagnolo. Agenti e giocatore in pressing per avere il sì”, come riportato dal giornalista Sky Sport Gianluca Di Marzio. Questa frase riecheggia l’urgenza tipica delle nostre estati partenopee, dove ogni ora conta e i sogni di rinforzo pendono da un filo. Ma veniamo al punto: se il Siviglia resta rigido sui suoi 20 milioni, rischiamo di farci beffare, e non è il primo volta che il Napoli si incaglia su un’offerta.
Gli azzurri sono fermi a 17 milioni, una mossa che sa di prudenza contadina in un mercato dove tutti sparano alto. Certo, capisco il bisogno di non svendere il bilancio, ma paragonando al passato – pensate al colpo Osimhen a prezzo stracciato – qui sembra che De Laurentiis stia giocando al risparmio, mentre Juanlu scalpita per indossare l’azzurro. È un esterno che infiamma la fascia, rapido come un fulmine, e per una squadra che ha bisogno di velocità, potrebbe essere l’arma in più.
Continuano anche oggi i contatti tra Napoli e Siviglia per il trasferimento di Juanlu, con entrambe le parti al lavoro per trovare un accordo sull’ultima offerta del club azzurro. La giornata di oggi si preannuncia decisiva: entro sera, il club spagnolo fornirà una risposta definitiva. Questo passaggio dall’aggiornamento ci dipinge un quadro familiare: pressing degli agenti, offerte “competitive” che però puzzano di trattativa arenata. Criticamente, se non alziamo la posta, il ragazzo potrebbe finire in Premier, e addio al nostro piano di giovani talenti. Ironico, no? Dopo anni a lamentarci di vecchie glorie, ora rischiamo di perdere un 20enne per poche milioni.
Per i tifosi veri, Juanlu non è solo un nome: è un investimento fisico e atletico, ideale per il gioco di Conte, anche se la sua difesa va oliata. Immaginate un Napoli con lui a spingere come non facevamo dai tempi di Callejon – o forse no, se restiamo inchiodati. Sveglia, azzurri: se vogliamo dominare, non basta il pressing del giocatore, serve quello dei dirigenni. Altrimenti, prepariamoci a discussioni infinite al bar.
E se saltasse tutto? Sarebbe un peccato, ma almeno ci insegna che nel calcio, come nella vita, non si vince con le mani in tasca. Forza Napoli, fatevi valere!