Il Napoli nel caos del mercato: tra sogni e cessioni obbligate
Il calciomercato estivo sta per chiudersi, e il Napoli si agita per rinforzare centrocampo e fascia sinistra, con mosse che odorano di disperazione più che di strategia. Un colpo last minute potrebbe arrivare, ma solo se partono giocatori come Raspadori – una cessione che fa storcere il naso ai veri tifosi. Liberare un posto in lista? Sembra più una scusa per tappare buchi, mentre gli azzurri arrancano in avvio di stagione.
Se Raspadori se va, ricordiamo come il Napoli ha perso talenti in passato, tipo Higuain che finì alla Juventus e ci lasciò un buco enorme. Critichiamo apertamente questa logica: cedere un italiano promettente per fare spazio a un “Under” suona come un passo indietro, quasi un autogol. I tifosi veri lo sanno, meglio investire sui nostri che svendere per poi rincorrere sogni costosi.
Su Kevin Kelsy dello Shakhtar, valutato 35 milioni, c’è un ritorno di fiamma che eccita: un giovane esterno offensivo che potrebbe dare velocità alla squadra. Ma ironizziamo un po’: spenderne tanti per un “fiammata” temporanea, mentre lo Shakhtar ride in banca? Il Napoli ha bisogno di solidità, non di un altro investimento a rischio come quelli che ci hanno fatto imprecare negli anni scorsi.
A centrocampo, i nomi caldi sono Fabio Miretti della Juventus e Yunus Musah del Milan: contatti ripresi per Musah, nonostante Allegri lo adori. Sky Sport lo conferma, ma analizziamo: rubare un talento al Milan? Che goduria per noi partenopei, ma è un’operazione da veri opportunisti. Paragoniamolo al passato, con acquisti come Jorginho che funzionarono, ma qui rischiamo di finire con un mezzo busto se non gestiamo le cessioni bene.
Insomma, ai tifosi dico: tenetevi pronti, perché questo mercato potrebbe essere un rollercoaster. Sostenete la squadra, ma non chiudete un occhio su errori evidenti – il Napoli merita di più di mezze misure tra sogni e realtà.