Il PSG riparte tra sogni parigini e incertezze, ma noi napoletani lo guardiamo con un occhio critico
Il Paris Saint-Germain si rimette in marcia solo tre settimane dopo la debacle nella finale del Mondiale per club, un ko che ha confermato quanto il loro ricco arsenale non basti sempre a vincere. Mentre Luis Enrique raduna la truppa a Poissy, noi tifosi del Napoli non possiamo fare a meno di pensare a come questi francesi sprecano milioni senza lo stesso cuore che anima il nostro calcio.
Tra i rientranti dai prestiti, spiccano Marco Asensio e Randal Kolo Muani, nomi che fanno bella figura sulla carta ma che, in campo, ricordano troppo spesso le stelle ingaggiate e poi dimenticate da squadre come il nostro Napoli nei periodi bui. Presente Gianluigi Donnarumma, il cui destino è però in bilico. Questa frase, dritta dalla fonte, ci fa sorridere amaramente: Gigio, un portiere italiano di talento, rischia di essere sacrificato come tanti talenti azzurri finiti all’estero, mentre noi ci chiediamo se il Napoli non meritasse un colpo del genere invece di affidarsi a portieri meno altisonanti.
L’unico acquisto finora? Il portiere Renato Marin, una mossa che puzza di economia casalinga per un club abituato a sborsare miliardi. Intanto, il PSG ha una settimana per prepararsi alla Supercoppa Uefa contro il Tottenham a Udine – sì, avete letto bene, in Italia, terra di veri appassionati – e poi esordirà in Ligue 1 a Nantes.
Paragonandolo al nostro Napoli, che ha sempre lottato con risorse limitate per lasciare il segno in Europa, il PSG sembra un gigante con i piedi d’argilla: spendono come sceicchi ma vincono come dilettanti. Magari quest’anno impareranno che il calcio non si compra solo con i petrodollari. Voi tifosi, dite la vostra: è ora che i parigini smettano di illudersi o continueranno a dominare da lontano?