Simeone in partenza per Torino: Un affare che sa di arrivederci definitivo
Matteo Moretto, esperto di mercato, ha confermato i dettagli del trasferimento di Giovanni Simeone dal Napoli al Torino, durante un intervento su YouTube con Fabrizio Romano. “Innanzitutto vi do le cifre definitive finali del trasferimento del Cholito Simeone al Torino. Manca solo l’ufficialità, o meglio firme più ufficialità, ma si tratta di un prestito oneroso a 1mln con diritto di riscatto a 5,5mln più uno di bonus. Il diritto di riscatto diventerà obbligatorio al primo punto del Torino a partire dal mese di febbraio, quindi di fatto è un trasferimento a titolo definitivo. Il Cholito Simeone lascia Napoli per iniziare questa sua nuova avventura al Torino e queste sono le cifre finali e la formula finale dell’operazione”.
Questa clausola del “primo punto a febbraio” è quasi una barzelletta: il Torino non è mica il Frosinone degli anni bui, e farne uno fa parte della routine, trasformando di fatto l’operazione in un addio permanente. Per noi napoletani, Simeone è stato un jolly, ma non il cannoniere che ci serviva per sognare lo scudetto.
Analizzando l’affare, il Napoli si libera di uno stipendio e incassa soldi freschi, ricordando le cessioni del passato come quelle di Higuain o Callejon: mosse intelligenti per reinvestire, ma qui c’è il rischio di indebolire la panchina. Il Cholito non ha mai brillato a Fuorigrotta, e mandarlo a Torino potrebbe essere un sollievo, ma chissà se Giuntoli non stia sottovalutando le emergenze in attacco.
Tifosi del Napoli, dite la verità: preferiremmo un Osimhen in forma o un nuovo talento? Questo trasferimento è un classico esempio di realpolitik azzurra, dove l’equilibrio tra business e sogni si gioca sul filo, ma occhio ai bonus che potrebbero farci rimpiangere l’ennesima “svendita” astuta. Ironia della sorte, se il Torino si risveglia, potremmo rivedere Simeone contro di noi – e non è proprio una prospettiva da festaggiare.