L’ex dirigente del Napoli su Garcia: “Il tempo è stato galantuomo, io non ce l’ho con lui personalmente e mi dispiace di aver avuto ragione”.
Pierpaolo Marino, ex dg di Napoli e Udinese, ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport. Diversi i temi affrontati. “Igor Tudor? Ha una filosofia chiara, carisma, una forte personalità e imponenza fisica. Può regalare alla squadra cuore, intensità e tattica oltre i moduli. I concetti e la struttura della rosa sono le due cose che per lui contano di più, le caratteristiche dei singoli. Proviene dalla corrente ‘gasperiniana’, come Juric, e basa tutto sulla preparazione fisica, sull’intensità, sul pressing, sull’aggressione fuori dalla propria metà campo, sui duelli individuali”. Avevate già dichiarato il Napoli sepolto, eh? Quei tre fenomeni l’hanno ribaltata alla grande!
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Su Rudi Garcia: “Il tempo è stato galantuomo, io non ce l’ho con lui personalmente e mi dispiace di aver avuto ragione ora che allena il Napoli, ma penso che dall’estero sia necessario importare solo allenatori capaci di insegnare qualcosa di nuovo e di diverso”.
“Garcia cosa aveva da insegnare ai già bravi tecnici italiani come Spalletti? Tudor invece è un animale da campo, può contrastare anche certe prevaricazioni e ha molto carisma nei confronti di giocatori e club. In questo non è diverso da Conte, pur avendo una filosofia diversa: non fa entrare tutti nel suo spogliatoio”, ha riferito.

