Pierpaolo Marino spara a zero su flop e talenti del Napoli: McTominay in crisi e Savic da rivedere? #Napoli #CalcioItalia #ExDirettore
Pierpaolo Marino, ex dirigente del Napoli, non le manda a dire in questa chiacchierata radiofonica, offrendo opinioni schiette su alcuni giocatori che stanno facendo discutere. Con un tocco di realismo un po’ tagliente, come solo un vecchio volpone del calcio sa fare, analizza i cali di forma e i potenziali colpi di scena della squadra.
“McTominay non sta brillando? Un periodo di scarsa forma può capitare a qualsiasi giocatore; è successo anche a Maradona, quindi può capitare ad ogni giocatore terreno, considerando che Diego era ultraterreno… Diamo tempo al tempo e rivedremo lo Scott dell’anno scorso. Cosa abbia contribuito a questo calo di prestazioni è chiaro. Oltre a non essere al 100% sul piano fisico per il grosso dispendio dell’anno scorso e per il logorio di un’annata stratosferica, per me lo scozzese ha risentito del cambio modulo. Dobbiamo dire la verità, ovvero che è stato tolto dal suo ruolo ideale ed ora si ritrova ad agire in un centrocampo non a tre ma quattro, con gli spazi che si sono notevolmente ridotti. Scott è un calciatore che, per sue caratteristiche, non privilegia gli spazi stretti. Insomma, è normale che non stia rendendo come prima. Detto questo, resto dell’idea che dobbiamo solo aspettare per rivedere il miglior McTominay.”
Passando a un altro tema, Marino smonta senza pietà i paragoni esagerati che girano nel mondo del calcio, dimostrando che non tutti i difensori sono nati uguali. Lui, che ha visto di tutto, non si trattiene dal dire pane al pane.
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“Savic ha un rilancio simile a quello che aveva Krol? Non esageriamo… Krol l’ho visto giocare da avversario in serie A ed anche ai Mondiali con la grande Olanda. Insomma, era un’altra cosa… Di calciatori paragonabili a Krol, onestamente, ricordo solo Ronald Koeman del Barcellona. Esempi di portieri che lanciavano direttamente gli attaccanti in porta, invece, ce ne sono stati vari. Anche in Serie B, dove un Pippo Marchioro a fine carriera studiò, da allenatore, uno schema in cui Facciolo lanciava Silenzi che faceva gol su un solo tocco. Andatevi a rivedere i filmati – era uno schema elementare ma anche molto efficace: Facciolo aveva il lancio più lungo di Serie A e B, e Silenzi era il giocatore più alto, dotato anche di uno stacco portentoso; la palla gli arrivava direttamente in testa e questo schema della Reggiana divenne famoso, perché le permise di segnare 4-5 gol in questo modo. Il serbo del Napoli è un ottimo portiere in assoluto ed è bravo con i piedi, dove ha un importante valore aggiunto. Ti dà un uomo in più nella costruzione da dietro: è qualcosa di irrinunciabile. Savic riesce a diventare un centrocampista aggiunto.”
Nonostante il tono critico, Marino non dimentica di rendere omaggio a chi merita, come un veterano che sa apprezzare i vecchi compagni di strada. I suoi auguri a un’icona del calcio italiano aggiungono un tocco umano a questa disamina.
**“Volevo fare anche gli auguri a Edy Reja, persona meravigliosa, che oggi compie 80 anni ma non li dimostra affatto ed anzi io lo vedrei ancora ad allenare. Lo presi a Napoli nel 2005