Dalla grande gioia per la vittoria in Qatar alla presa delle vie del centro di Bruxelles. Il post-partita di Belgio-Marocco ai Mondiali si è trasformato in una guerriglia urbana nel cuore della capitale belga tra alcune centinaia di giovani tifosi marocchini e le forze dell’ordine intervenute in tenuta anti-sommossa.
Guerriglia urbana a Bruxelles dopo Belgio-Marocco, i fatti
Un terzo tempo di violenza, lanci di pietre e saccheggi che ha macchiato la festa della comunità estera più ampia del Paese. Nel bilancio, ancora tutto da definire, anche un giornalista è rimasto ferito, colpito al volto dai fuochi d’artificio fatti esplodere dai tifosi marocchini.
Erano le 15.22 quando i primi tafferugli – nel resoconto a caldo fornito dalla portavoce della polizia di Bruxelles -, hanno iniziato a farsi largo nel centrale Boulevard Anspach, il principale viale della città, con un manipolo di giovani marocchini incappucciati che hanno cercato di confrontarsi con le forze dell’ordine.
Poi, mentre sul campo di calcio a Doha i due goal del doriano Sabiri e di Aboukhlal spedivano il Marocco al primo posto del girone, l’entusiasmo della vittoria è degenerato in violenza, con il calcio che – è stato il commento amaro del commissario Ue per l’Economia, Paolo Gentiloni – ha fatto da “detonatore”.
Guerriglia a Bruxelles, si indaga: “Identificheremo i responsabili”
Centinaia di tifosi si sono riversati per le vie del centro città e nell’area adiacente alla stazione di Midi mettendo a ferro e fuoco l’arrendo urbano, con tanto di auto, scooter e monopattini elettrici distrutti.
Un’escalation che si è allargata anche ai quartieri di Schaerbeek, cuore della comunità marocchina in Belgio, e Molenbeek, tristemente noto per essere il bastione dello jihadismo europeo, costringendo così la polizia a intervenire con un centinaio di agenti armati di lacrimogeni e idranti per disperdere i facinorosi.
E portando il sindaco della città, Philippe Close, a intervenire con un messaggio su Twitter per fare appello ai tifosi ad evitare la zona del centro, affollata di turisti in visita per i tradizionali mercatini di Natale. Dopo molti minuti ad alta tensione la calma è ritornata, coperta solo dal rumore dei clacson festanti.
Ma gli strascichi rischiano di essere pesanti. Sui social sono diverse le voci locali contro i belgi-marocchini, che dallo scorso anno hanno sottratto agli italiani il titolo di prima comunità di origine straniera del Paese; nel gennaio 2022, secondo Statbel, erano oltre 580mila.
Il sindaco Close ha riferito di aver dato ordine alla polizia di procedere con gli arresti amministrativi e il ministro dell’Interno Annelies Verlinden ha avvertito: “Nei prossimi giorni sarà fatto tutto il possibile per identificare i rivoltosi”.
Qui a #Bruxelles siamo barricati in casa dopo che i marocchini hanno deciso di devastare il centro della città dopo la partita di #BelgioMarocco.
Da immigrato mi vergogno.
E’ questo il futuro dell’#Europa?
Lo capite da soli che qualcosa sta andando storto.#qatar2022 #27novembre pic.twitter.com/P4jAZE68RM— Giorgio La Porta (@Giorgiolaporta) November 27, 2022