Quando un dirigente fa flop in grande stile, è giusto prendersela solo con lui? #Calcio #DirettoriSportivi #Juventus
Il calcio italiano spesso si tuffa nella facile caccia alle streghe, quando un dirigente non riesce a centrare l’obiettivo. "Giuntoli alla Juve ha fatto male nei suoi unici due anni? Difficile dire diversamente." Una frase che non lascia spazio a dubbi sul giudizio, ma il vero nodo è un altro: quanto peso ha davvero un solo uomo in un meccanismo complesso come quello bianconero?
Il direttore di Young ha lanciato una provocazione che fa riflettere: "Ma è sul serio sua esclusiva colpa?" Difficile negare che dietro ogni fallimento ci sia quasi sempre un insieme di responsabilità, dalle scelte tecniche all’ambiente che circonda l’uomo mercato. Al-Hilal offre 400 milioni per Yamal, Criscitiello: “Questi ragazzini milionari con la fidanzatina”
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La Juventus, icona del calcio italiano, ha mostrato negli ultimi anni una frattura evidente tra aspettative e risultati. Troppo spesso, però, si individua un capro espiatorio, senza analizzare nel dettaglio il contesto e la struttura che muove una squadra di quel calibro.
Il caso specifico di Giuntoli è emblematico, perché pure ammettendo un rendimento deludente, attribuirgli una colpa esclusiva sembra un gioco poco onesto. La verità sta in mezzo, dove realtà, pressioni e scelte condivise si intrecciano in modo indecifrabile, lasciando alle spalle un’unica certezza: colpevoli o no, i tifosi vogliono risultati, e li vogliono subito.