Henrikh Mkhitaryan e la sua missione Champions
Henrikh Mkhitaryan, in un’intervista al Corriere della Sera, ha svelato una curiosità sul suo cognome, che in italiano si traduce come “consolazione” o “conforto”. Questo elemento di conforto sembra fare da filo conduttore al calciatore nel ricordare la finale di Champions League persa contro il Manchester City, un momento amaro che vuole lasciarsi alle spalle.
Il sogno di una nuova finale
Parlando della possibilità di giocare un’altra finale di Champions League, Mkhitaryan ha spiegato quanto il sogno di risalire sul grande palcoscenico europeo sia ancora vivo. Ricorda come la partita contro il City sia stata ben giocata dalla sua squadra, tanto da meritare un risultato diversa. Anche se la strada verso una nuova finale è più lunga e complessa rispetto a due anni fa, il giocatore rimane fiducioso e deciso a inseguire questo obiettivo.
L’importanza degli obiettivi
Interrogato sulla priorità tra la Champions League e il campionato, Mkhitaryan ha chiarito che tutti gli obiettivi della stagione sono di pari importanza per la squadra. Non c’è una preferenza verso la coppa europea rispetto allo scudetto, dimostrando una grande determinazione nel mantenere alta la concentrazione su ogni fronte competitivo.