Analisi cruda della debacle del Napoli a San Siro: verità toste sul team e i suoi big #Napoli #SerieA #CalcioSiamoCosì
La narrazione intorno al mercato e alla forza del Napoli è stata gonfiata oltre misura, alterando la percezione generale. Il Napoli è una squadra solida, ma non più di altre nella lotta per il vertice – potrebbe finire primo o crollare al quinto posto. Contro il Milan, qualcosa non ha funzionato, con equilibri tattici ancora da affinare, ma perdere a San Siro non è una tragedia; è solo una realtà.
“Milan-Napoli? Secondo me qui di alterato c’è stata la narrazione sul mercato e sulla forza del Napoli ed ha alterato la percezione ambientale, a San Siro si può anche perdere. Il Napoli è forte ma è forte come le altre, sta in quella fascia che può finire primo ma anche quinto. Ieri c’è stato qualcosa che non è andato, manca ancora quegli equilibri tattici che piacciono all’allenatore ma questa sconfitta non va accolta con negatività, perdere a San Siro ci può stare.”
Il Napoli sta lottando per sfruttare appieno il suo potenziale, e la verità è che al momento manca Lukaku. La questione è chi sacrificare per far spazio a Neres e Noa Lang – alla quinta giornata, è ridicolo puntare il dito su De Bruyne come il problema principale.
“Il Napoli è una squadra che fatica a sfruttare tutte le potenzialità che ha, la verità è che al momento manca Lukaku. La domanda è chi togliamo per mettere Neres e Noa Lang, io alla quinta giornata mi rifiuto di pensare che De Bruyne sia il problema del Napoli.”
Parlando di Marianucci, si tratta di un giovane con grande potenziale, e sui gol subiti ci sono responsabilità condivise, incluso il centrocampo che non ha retto.
“Su Marianucci: “Parliamo di un ragazzo con grande potenziale, ieri sui due gol c’era più di qualche responsabile, penso anche il centrocampo.”
De Bruyne è un fuoriclasse assoluto, ma ieri ha sbagliato approccio, scontrandosi con la figura sbagliata. Quel cambio era giustificato, e il messaggio è chiaro: una volta va bene, ma non ripetere.
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“De Bruyne? “Parliamo di un fuoriclasse e di un top assoluto ma ieri ha avuto modi sbagliati ed ha trovato la persona sbagliata con Conte, un cambio che poteva starci. Il messaggio che è passato oggi è che va bene una ma non può starci una seconda volta. Conte mantiene lo spogliatoio in maniera totalitaria ma ci sono altre figure forti come Oriali e Manna ed io penso che oggi sicuramente abbiano lavorato per rasserenare De Bruyne, a queste regole si può sbagliare una ma non due volte.”
A Manchester, De Bruyne è uscito da campione, ma ieri ha reagito come un giocatore qualunque, accettando la decisione con frustrazione. In questo momento, è un talento sprecato, non all’altezza del suo status straordinario. L’allenatore sta provando a schierare il meglio, ma dopo cinque partite, è tempo di chiedersi se questa è la formazione ideale. Finora, il De Bruyne che conosciamo non si è visto, e la sua irritazione deriva proprio da questa autoconsapevolezza.
“Lui a Manchester esce da gran signore, ieri esce dal campo in una maniera che è quella anonima del giocatore che accetta la decisione, è la reazione di un fuoriclasse che in quel momento li gli rode. In questo momento De Bruyne è un giocatore ordinario e invece lui è straordinario. Conte sta provando a valorizzare tutta la qualità e lo fa mettendo tutti in campo. Vuole mettere tutto il meglio che c’è insieme, ma dopo 5 partite bisogna cominciare a porsi la domanda se questo è il Napoli migliore che può presentarsi. Fin qui il De Bruyne che abbiamo ammirato non si è ancora visto, l’insofferenza sua è nata anche da questo perchè lui è consapevole che non è il giocatore che sa di essere.”
In sintesi, il Napoli deve smettere di illudersi e concentrarsi sui fatti: talenti come De Bruyne hanno bisogno di ritrovare la forma, altrimenti resteranno solo potenziali sprecati in un campionato spietato.