Luciano Moggi spara a zero sul campionato: cosa pensa delle big del calcio italiano? #SerieA #Juventus #Milan #Inter #Napoli
L’ex dirigente della Juventus, Luciano Moggi, ha condiviso le sue opinioni taglienti sul calcio italiano, senza peli sulla lingua come al solito. Con un tono che non risparmia critiche, ha analizzato le prestazioni delle squadre, mettendone in evidenza i punti deboli e le ambizioni. D’altra parte, non c’è da stupirsi: Moggi è sempre stato quello che dice pane al pane e vino al vino, soprattutto quando si tratta di serie A.
Parlando di Juve-Milan, Moggi ha sottolineato l’importanza di capire le reali forze in campo. “Juve-Milan? I rossoneri devono dare continuità, la Juventus deve capire il suo valore: la squadra ha fatto discretamente, la gente vuole sapere fino a che punto sia competitiva”. È un modo diretto per dire che non tutti sono all’altezza delle aspettative, e forse qualcuno dovrebbe guardarsi allo specchio.
Sul match Milan-Napoli, le sue parole sono state altrettanto schiette, senza addolcire la pillola. “Nulla. Il Napoli era da interpretare, Conte ha dovuto inventarsi il reparto difensivo. Il Milan ha giocato bene, il Napoli ha di che lamentarsi per quello che non ha potuto mettere in campo. E’ una partita che vorrei rivedere con le due squadre al completo”. Qui, Moggi non esita a puntare il dito su chi non ha giocato al meglio, ricordandoci che nel calcio, le scuse non valgono un fico secco.
Quando si discute del Milan come una delle favorite, Moggi non ha dubbi e lo dice senza tanti giri di parole.
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Ma in cosa è diverso questo Milan? Moggi identifica chiaramente i responsabili, con un tocco di cinismo che gli è proprio. “Secondo me due persone:l’allenatore e poi il direttore sportivo, Igli Tare. Prima parlavano in cinque-sei, adesso in due e si elimina la confusione”. È come se dicesse: “Basta con il chiacchiericcio, qui serve ordine, altrimenti è un bel bordello”.
L’Inter è un’altra squadra in lizza per il titolo? Moggi non la esclude, ma con la sua solita franchezza, mette in chiaro i fattori decisivi. “Non è da escludere. Ma il Milan non ha le coppe e questo mi fa dire che sia favorita per lo Scudetto”. In sostanza, avverte che le distrazioni possono costare care, e forse qualcuno dovrebbe concentrarsi di più.
Infine, sulla squadra di Chivu, Moggi offre un’analisi pratica, senza esagerare con i complimenti. “Non ha cambiato motto. E’ una squadra che ha mantenuto ciò che c’era da mantenere. Non ha preso Lookman, ma ha puntato su Bonny che è un ragazzo interessante. Poi c’è Pio Esposito che dicono tutti sia un fenomeno. E occhio a Diouf: se viene fuori ne modo giusto può spaccare le partite, come il mio Edgar Davids”. Con questo, chiude il discorso ricordando che nel calcio, i talenti possono fare la differenza, ma solo se gestiti come si deve.