Riscatto NAPOLI: doppio OSIMHEN, azzurri corsari a VERONA

Il Napoli torna alla vittoria e lo fa portando a casa i tre punti dall’insidiosa trasferta del Bentegodi: Verona ko 2-1 grazie ad una doppietta di Osimhen, assoluto protagonista dell’incontro.

Nell’undici del Napoli confermata l’assenza di Insigne e, a sorpresa, quella di Zielinski in favore di Fabian. La vera novità è, quindi, il passaggio al 4-3-3. Tra i pali Ospina, difesa tipo con Koulibaly e Rrahmani centrali; Di Lorenzo e Mario Rui terzini. Il centrocampo a tre è composto da Anguissa, Lobotka e Fabian Ruiz. Con Osimhen punta, invece, ci sono Politano a destra e Lozano a sinistra.

Tudor sceglie il 3-5-2 per il suo Verona: Montipò in porta, Ceccherini, Gunter e Sutalo nel trio di retroguardia. Gli esterni di centrocampo sono Depaoli (in assenza di Lazovic) e Faraoni con Ilic e Tameze. Barak si piazza al centro del centrocampo e non sulla trequarti, davanti quindi ci sono Simeone e Caprari come due punte.

Il Verona prova subito a partire aggressivo tenendo il pallone e provando le prime conclusioni verso la porta con Tameze e Simeone, che però non insidiano la porta difesa da Ospina. Al 14′ la svolta: Napoli in vantaggio. Rimessa laterale per Politano, Ceccherini gli lascia spazio sulla fascia e l’esterno mette un cross preciso sulla testa di Osimhen: il nigeriano incorna in anticipo su Sutalo e spiazza Montipò per lo 0-1 dei partenopei. Gli azzurri cavalcano l’onda e provano subito a raddoppiare: pericoloso Fabian Ruiz, che nel giro di due minuti trova due pericolose conclusioni da fuori. La seconda, in particolare, costringe Montipò ad una gran parata in tuffo.

Il resto del primo tempo vede la squadra di Spalletti in controllo con qualche spunto in avanti nel tentativo di raddoppiare. Al 38′ brutte notizie per i padroni di casa: si ferma Depaoli, costretto al cambio. Al suo posto Tudor inserisce Bessa. Poco dopo altra opportunità per Fabian, che sterza sul piede debole e non riesce a far girare la conclusione, che termina sul fondo. Nella parte finale di primo tempo l’Hellas cresce senza però mettere paura ad Ospina: la prima frazione si chiude con i partenopei avanti dopo 2′ di recupero.

La ripresa inizia a ritmi bassi, con squadre sporche e poco precise. Due interruzioni nei primi minuti per due scontri di gioco che vedono prima Ospina e quindi Osimhen a terra. Entrambi proseguono senza problemi. Il Verona prova a fare la partita ma la difesa partenopea chiude tutti i varchi non concedendo praticamente nessuna occasione agli avversari. Al 62′ Spalletti opera due cambi sugli esterni: dentro Elmas e Insigne per Politano e Lozano. Poi, nel giro di due minuti, ammoniti i due centrali scaligeri Gunter e Ceccherini. E’ proprio una dormita di quest’ultimo ad aprire la strada al raddoppio del Napoli: il difensore si distrae sugli sviluppi di un fallo laterale che apre il campo per Di Lorenzo, che entra in area e scarica per Osimhen che mette in rete a porta vuota per il 2-0 ospite.

Il raddoppio del nigeriano a 20′ dalla fine sembra chiudere la pratica, ma il Verona non molla e torna in partita al 77′: tacco di Caprari per Tameze, cross per Faraoni che sbuca e insacca di testa alle spalle di Ospina per l’1-2 che riapre la gara. Il Bentegodi ci crede, ma all’83’ arriva un nuovo colpo di scena. Protagonista in negativo ancora Ceccherini, che tocca di mano a centrocampo: seconda ammonizione e cartellino rosso, padroni di casa in 10 uomini. Nei minuti finali traversa prima di Mario Rui, poi l’assalto finale degli scaligeri: gli azzurri difendono bene e dopo oltre 6′ di recupero porta a casa l’incontro tra le proteste di Tudor e i suoi, che provocano l’espulsione di Faraoni oltre il triplice fischio.

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“Il mio futuro? Ho un contratto col Napoli, farò quello che decide la società. Non voglio pensare al futuro ma solo al presente. Io continuerò a dare il massimo, sono in una grande squadra e ci sto bene. Poi, tutto può succedere”. Lo ha detto Frank Anguissa, centrocampista del Napoli, al quotidiano iberico Marca. Il 27enne camerunense ha un contratto con il Napoli fino al 2025 e rientra nella squadra che il club azzurro vuole mantenere dopo un anno straordinario, come sottolinea Anguissa: “Sono molto contento per me e i tifosi – spiega – meritavamo lo scudetto che già lo...

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