Il giorno dopo Barcellona-Napoli è dibattitoaperto sui social per gli episodi arbitrali, in primis per il calcio di rigore per fallo di mani di Juan Jesus che ha permesso ai blaugrana di pareggiare la partita a 59′.
I tifosi azzurri sono tutti d’accordo: il rigore non c’era, il tocco di mani del difensore è troppo poco per essere punito con il penalty. “Che ladrata al VAR – scrive uno su Twitter -. Mezzo metro di distanza, un tocco con le unghie e la palla non cambia nemmeno direzione”. Gli fa eco un altro sostenitore: “Il VAR gestito così è la morte del calcio: un rigore assegnato per un pallone che sfiora involontariamente delle dita è sinceramente troppo”.
Le moviole dei giornali in edicola oggi convergono sulla stessa analisi: rigore generoso, ma giusto a termini di regolamento. La Gazzetta dello Sportscrive: “Il tocco di mano di Juan Jesus è impercettibile e sfugge ai più. La palla non cambia neanche traiettoria, ma queste sono le regole”. Per il Corriere dello Sport si tratta invece del “caso più eclatante di rigore da VAR: solo al video si può notare il tocco con la punta delle dita della mano del difensore partenopeo”.
Ma non è finita qui: molti tifosi e opinionisti hanno rilanciato e recriminato per una trattenuta in area su Osimhen ad inizio ripresa. Carlo Alvino, giornalista di fede napoletana, è sicuro: “C’era rigore netto su Osimhen, altro che quello farlocco assegnato al Barcellona”. D’accordo con lui altri tifosi: “Un placcaggio, dov’è il VAR?”. Insomma: due episodi che lasciano l’amaro in bocca, almeno fino a giovedì prossimo.