Il Napoli non vuole scendere dal treno Scudetto e per farlo ha una sola opzione: vincere a Venezia, in quella che è una trasferta che in Serie A manca da ben 56 anni.
Numeri affascinanti quelli della sfida del “Penzo” di domani (fischio d'inizio alle ore 15). L'ultimo incontro tra le due squadre in massima serie risale alla stagione 1966-67: finì 0-0, risultato più ricorrente nella storia di questo confronto. Ma gli azzurri hanno poi fatto altre due trasferte in laguna, entrambe in B: l'ultima risale alla stagione 2003-04, anche in questo caso uno 0-0 nell'annata che si concluse con la bancarotta e con il conseguente approdo del nuovo presidente Aurelio De Laurentiis.
Il Napoli parte nettamente favorito: il Venezia, alle prese anche nelle scorse settimane con tanti giocatori out per Covid, non vince da nove partite e vede ora avvicinarsi pericolosamente la zona retrocessione. Nei sei incontri disputati contro le squadre di vertice, inoltre, i lagunari hanno sempre perso. Occhio, però, a sottovalutarli: lo sa bene l'Inter capolista, che prima della sosta ha strappato i tre punti soltanto al 90′ grazie ad un colpo di testa di Dzeko.
Altro punto a favore degli azzurri sono i rientri: in attacco tornano dal 1′ Osimhen, con maschera perfezionata al seguito, e Insigne, che ha smaltito l'ultimo affaticamento accusato settimane fa. In attesa di Anguissa e Koulibaly, che ci saranno per il big match contro l'Inter, Spalletti si affiderà ancora a Lobotka, in gran forma, e al solito Juan Jesus. Tuanzebe, infatti, ha dei problemi muscolari e molto probabilmente non sarà convocato. Crescono le quotazioni di Elmas sulla destra con Lozano infortunato: il macedone è in vantaggio su Politano nel ballottaggio.