Lele Oriali del Napoli rompe il silenzio dal ritiro: sudore, stelle e sogni di gloria #Napoli #Calcio #SerieA #Ritiro
Lele Oriali, il coordinatore dello staff tecnico del Napoli, ha deciso di aprire bocca durante un intervento a Radio Crc da Dimaro, sparando a zero su allenamenti e acquisti senza troppi giri di parole. Non che ci sia bisogno di abbellire le cose: il calcio è un mondo spietato, e lui lo sa bene.
“Lo staff ha svolto in questo ritiro di Dimaro un lavoro di preparazione, per dare la possibilità alla squadra di tenere fisicamente tutto l’anno. È chiaro che per i calciatori è il periodo più complicato, perché si fatica molto. Nuovi acquisti? Portano tanta qualità, soprattutto De Bruyne, non c’è bisogno di presentarlo. Sono arrivati comunque altri giocatori che a livello internazionale portano la loro esperienza.”
Passando ai consigli per i giovani che sognano di sfondare, Oriali non usa mezzi termini: entrare nel calcio è come provare a scalare una montagna senza ossigeno, serve grinta e un po’ di fortuna, altrimenti resti a guardare dalla base.
“Un consiglio per chi vuol diventare calciatore? Non è semplice entrare nel mondo del calcio: servono qualità, basi e tanta passione fin da piccoli. Ognuno deve fare il proprio percorso, provare ad arrivare ad alti livelli e soprattutto restarci. Bisogna avere la testa sulle spalle ed avere le persone giuste vicine per i consigli giusti. Tanto sacrificio, senza mai abbandonare gli studi. È il sogno di tanti bambini, ma arrivare non è facile.”
Sul trionfo dello scudetto, Oriali non nasconde l’euforia, ma con un tocco di realismo brutale: ha vinto tanto, ma qui a Napoli è stato come una scarica elettrica, con i tifosi che ti fanno sentire vivo o ti sbriciolano. Ora, con la concorrenza che si rafforza, non ci sono più scuse – sarà una guerra pura e semplice.
“Emozioni scudetto? Ho vinto molto in carriera, ma quello che ho provato nel vincere il campionato qui a Napoli è stato un qualcosa di mai sentito. La passione e l’entusiasmo che il tifoso napoletano trasmette ti entra e quindi mi ha colpito profondamente. Credo che quest’anno ci sia molta più competizione. Noi abbiamo raggiunto un traguardo straordinario che non era un obiettivo ad inizio stagione: non eravamo la rosa più forte e competitiva, ma è stato dimostrato ancora una volta che a vincere è la squadra. Sotto questo punto di vista i nostri ragazzi sono stati encomiabili e di questo li ringrazio, perché è stata una bellissima soddisfazione. Quest’anno non sarà scontato e semplice, anzi. Le avversarie si rinforzeranno e noi saremo la squadra da battere, quindi dobbiamo mettere in preventivo che ogni partita sarà una battaglia. È chiaro che come sucede in uno sport di squadra non è il singolo che vince, ma sempre la squadra”.
In sintesi, nel calcio non si scherza: è sudore, talento e un po’ di sana competizione che decide tutto, e Oriali lo ricorda con la franchezza di chi ha visto troppi sogni infrangersi.