L’ex direttore sportivo del Napoli, Mauro Meluso, ha recentemente svelato alcuni retroscena inediti riguardanti la gestione del caso relativo alla cessione di Osimhen. Durante un’intervista su Kiss Kiss Napoli, nel programma Radio Goal, Meluso ha raccontato gli avvenimenti risalenti alla scorsa estate, fornendo dettagli intriganti su questa vicenda così delicata.
L’offerta faraonica per Osimhen
Meluso, durante l’intervista, ha spiegato che è arrivato a Napoli a metà luglio, proprio nel periodo in cui fu rifiutata un’offerta altissima per l’attaccante nigeriano. Una delle migliori squadre d’Europa, il Paris Saint Germain, aveva infatti presentato una proposta che Meluso ha definito “irrinunciabile”. L’ex direttore sportivo ha aggiunto che l’offerta era davvero faraonica e che si trattò di un errore non accettarla, almeno dal punto di vista finanziario. La decisione fu dettata dal forte legame affettivo e dalla grande stima nei confronti del giocatore e della sua importanza per la squadra.
Le motivazioni dietro il rifiuto
Secondo Meluso, il rifiuto dell’offerta del PSG fu una scelta fatta con il cuore più che con la testa. Nonostante la cifra fosse estremamente allettante, la dirigenza del Napoli decise di trattenere Osimhen per il bene della squadra e dei tifosi. L’ex ds ha sottolineato come l’attaccante nigeriano rappresentasse un punto fermo nel progetto del club e come fosse ritenuto insostituibile in quella fase della pianificazione sportiva.
Motivi economici e affettivi si intrecciano in questa storia, rendendola un perfetto esempio delle sfide che i dirigenti sportivi devono affrontare quotidianamente. La narrazione di Meluso offre dunque uno spaccato prezioso su come decisioni cruciali, che influenzano il futuro dei club, siano spesso frutto di un delicato equilibrio tra ragioni economiche e affettive.
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