mercoledì, Dicembre 3, 2025

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Paganin sopravvaluta il Napoli come favorito unendo qualità e mentalità a una squadra già solida ma ancora vulnerabile

La corsa allo scudetto si infiamma già a luglio, e le parole di Massimo Paganin, ex difensore e opinionista di Sportmediaset, alimentano il dibattito tra i tifosi del Napoli. In un momento in cui le big del calcio italiano si sfidano a distanza, l’analisi di Paganin mette gli azzurri al centro della scena, con un mix di continuità e rinforzi che fa sognare i partenopei.

“Credo che tra le quattro grandi, Napoli, Juventus, Milan e Inter, la squadra di Conte in questo momento sia favorita rispetto alle altre. Gli azzurri non hanno cambiato allenatore e ad una rosa già competitiva e che già sa come vincere ha aggiunto dei giocatori con grande qualità sia dal punto di vista tecnico che della mentalità.” Queste parole di Paganin colpiscono nel segno, ma andiamo oltre: se il Napoli è davvero favorito, è perché Conte porta una mentalità da vincente che manca da troppo, eppure ricordiamoci le stagioni passate, dove gli azzurri hanno buttato via occasioni d’oro per ingenuità.

Analizzando la situazione, il Napoli parte avvantaggiato rispetto alla confusione di Juventus e Milan, che sembrano ancora alle prese con rivoluzioni interne e acquisti a metà. Ma attenzione, gli azzurri devono evitare di ripetersi gli errori del post-Sarri, quando la squadra si è sgonfiata a stagione avanzata – una lezione amara per chi, come noi, ha visto troppi sogni sfumare.

Paragonando al passato, se nel 2020 il Napoli sfiorò la gloria ma perse per dettagli, oggi con Conte potrebbe essere diverso: questa rosa, arricchita da talenti come Kvaratskhelia, ha la stoffa per umiliare rivali storici, tipo un’Inter sempre presuntuosa. I tifosi veri, però, sappiano: basta con le illusioni, vinceremo se Conte riesce a inculcare disciplina a una difesa che, diciamolo, è un colabrodo.

Insomma, Paganin ha ragione, ma la vera sfida è trasformare questa favoritismo in trofeo: discutiamone, azzurri, perché il campionato è una maratona, non una sprint, e noi napoletani non ci accontentiamo di parole al vento.