Il giornalista, in un editoriale per SportItalia, ha accusato il clima catastrofista che si respira in città dopo le prime esibizioni del Napoli di Garcia.
Tancredi Palmeri, nel suo editoriale per SportItalia, ha analizzato anche il momento che sta vivendo il Napoli: “A proposito di volersi male, a Napoli c’è il problema diametralmente opposto rispetto a quello che ha il Milan. Dunque se sulla sponda rossonera sembra di vedere il meme del cane che sorseggia un the nella casa che va a fuoco, a Napoli invece si rivive la gag catastrofista di Troisi in ‘Non ci resta che piangere’: “Ricordati che devi morire!”. Perché va bene che ci sono tante cose che non vanno nel Napoli di Garcia: certe scelte dell’allenatore, certe scelte di mercato, e i rinnovi che ancora non arrivano”.
“Ma il problema principale di fondo è questo pessimismo cosmico dei tifosi che avvolge ogni evento di questa stagione per i napoletani: una litania che ormai si adatta a tutto ‘Non è più come l’anno scorso’, ‘Non entriamo nemmeno in Champions’, ‘Si è rovinato tutto’. E aspettate un attimo, e che diamine. Prendete contro il Braga ad esempio: errori difensivi e squadra che si è progressivamente rattrappita, però di contro uno spirito di gruppo non indifferente che ha reagito nel finale. Poteva essere un punto di partenza, quello sì, e invece per i napoletani è perfino un insulto dare un voto sufficiente alla vittoria, come ho avuto modo di sperimentare dagli insulti su Twitter al mio 6.5 al Napoli. Un consiglio non richiesto e spassionato agli amici napoletani: mettetevi in testa che la stagione scorsa è passata, è stata bellissima ma è finita, e adesso si deve fare una cosa nuova. Inutile che graviate con questa zavorra tragica e nostalgica ogni evento di questa stagione. Prima vi dimenticate dell’anno scorso, meglio farete. Ma qua sembra che il primo avversario del Napoli di Garcia, che pure ha tanto lavoro da fare, sia la propria gente”.