“Il tweet dopo Bologna è l’ultimo avvertimento del presidente, la resa dopo la partita contro il Real Madrid”. L’analisi di Paoletti.
Paolo Paoletti, giornalista, ha fatto il punto sul Napoli con un post dal titolo: “Ma De Laurentiis che parte fa? Il tweet dopo Bologna è l’ultimo avvertimento per tutti: dopo il Real Madrid, resa dei conti… Garcia potrebbe non arrivare a 100 giorni”. Ecco quanto si legge: “Poco da dire: bisogna attendere. Certamente, se De Laurentis scrive “si riparte da Bologna, bravi tutti…” che tradotto significa, ora nessuno può più sbagliare; dopo Udinese (da retrocessione), Lecce (11 punti) ed il balbettante Real Madrid, nella seconda di Champions, potrebbe accadere l’irreparabile ancora prima dei 100 giorni, richiesti da Garcia, che cadono il 24 ottobre!”.
Poi ha aggiunto: “I fatti sono: 8 punti dopo 5 gare. Settimo posto. Come Torino (messo sotto accusa dallo stesso Juric) e Frosinone, neopromossa battuta alla prima (in 4 partite ha recuperato 3 punti). Già -7 dall’Inter capolista, che corre come il Napoli lo scorso anno. In un campionato ancora più mediocre dello scorso anno… Lazio irriconoscibile e inaffidabile a 4 punti, Roma a 5, indecifrabile. In Europa, una vittoria in Portogallo grazie ad un autogol dopo il pari apparecchiato da orrori di Ostigard e Juan Jesus. Con prestazione più che discutibile. Allarme, invece, per le eclatanti proteste di Kvara prima e Osimhen poi. Inaccettabili. Da multa. I due sono fuori di testa, distratti dai rinnovi che non arrivano ed uno spogliatoio che sopporta, sbagliando, comportamenti che mettono in grave difficoltà compagni e Garcia”.
Infine ha concluso: “De Laurentis deve intervenire su entrambi. Perché non lo fa? Perché poi deve sedersi al tavolo per trattare. Servirebbe invece una bella multa. Garcia non può mettersi contro i due migliori giocatori in rosa. E manca il dirigente di nome, spessore, prestigio che zittisca queste esagerazioni. I rigori si sbagliano, ovvio. Osimhen impari ad esercitarsi di più gestendo meglio pressioni ed emozioni. Kvara decida se vuole restare. In ogni caso al momento è il fantasma dell’ottimo giocatore visto lo scorso anno. Sbaglia ad intestardirsi a cercare il gol, a giocare da solo, a cercare il tiro inutilmente. Anche se è comprensibile che chi lo scorso anno ha servito 14 assist molti per Osimhen, ha visto il compagno incassare tanti soldi di bonus e lui rimanere al terzultimo posto negli stipendi. Quest’è!”.