Napoli campione, ma non è tutto rose e fiori: tra meriti e dubbi spunta la voce critica dell’ex ds #SerieA #NapoliCampione #Calcio #Scudetto
Nonostante la festa per la conquista dello scudetto, qualcuno nel mondo Napoli si prende la briga di mettere un po’ di pepe nelle celebrazioni. A rompere il coro unanime di elogi ci pensa Gigi Pavarese, ex direttore sportivo del club partenopeo, che non ha mezze misure nel commentare la situazione attuale.
Analizzando il trionfo, Pavarese sottolinea che “siamo di fronte a un gruppo che ha lavorato molto bene per raggiungere un obiettivo storico, ma la squadra non è arrivata al top grazie a un solo nome o a una singola intuizione”. Tradotto: lo scudetto è merito di una collettiva fatica, non di miracoli individuali o strategie lampo.
Tuttavia, non tutto è oro quel che luccica nel mondo partenopeo. L’ex ds ammette: “Il club ha ancora delle lacune sotto il profilo della gestione complessiva, aspetti che devono essere risolti con urgenza se si vuole pensare a continuare a vincere”. Insomma, non si tratta di una favola a lieto fine garantita, ma di una sfida che sembra soltanto all’inizio.
Il monito arriva chiaro: festeggiare è giusto, ma tornare a concentrarsi sui problemi interni è un passaggio obbligato per evitare che l’attuale gloria diventi solo un fuoco di paglia. È evidente che il Napoli campione deve mettersi a lavorare ancora più duramente per non trovarsi sorprendentemente scoperto nelle prossime sfide.
La sentenza di Pavarese risveglia così la realtà dietro il trionfo, ricordando che “la vittoria è solo la tappa iniziale di un percorso che richiede continuità e competenza”, un mantra che vale in un calcio sempre meno permissivo con chi si accontenta.