Pistocchi non le manda a dire: Conte favorito per lo scudetto con il Napoli? Tra cambi tattici e rinforzi top, è lui il padrone del gioco. #Calcio #Napoli #Conte
Nel mondo del calcio, dove le strategie cambiano più velocemente di un arbitro che inventa un fallo, il giornalista Maurizio Pistocchi è intervenuto a Radio Goal su Kiss Kiss Napoli per sparare a zero sulle scelte di Antonio Conte. Lui non si trattiene e va dritto al punto, come sempre.
Pistocchi ha dichiarato: “Quale sistema di gioco utilizzerà Antonio Conte? La filosofia di gioco dipende dall’allenatore, dipende da Conte. L’anno scorso il Napoli partì con la difesa a cinque, partita sconveniente con il Girona e 0-3 all’esordio in campionato Verona. Prima di queste partite avevo detto che non mi convinceva la difesa a cinque per il Napoli e che se che se fosse tornato al 4-3-3 avrebbe giocato per lo scudetto. E’ stato bravo Conte l’anno scorso, perché ha cambiato lui la sua idea, la sua mentalità l’ha adattata ai giocatori.”
Andando oltre, Pistocchi non ha peli sulla lingua quando si tratta di valutare le nuove mosse di Conte, fingendo che il calcio sia solo affari di teste toste e giocatori strapagati. Ecco cosa ha aggiunto: “Oggi che i suoi giocatori hanno già cambiato un certo tipo di mentalità, mettere un giocatore di qualità come De Bruyne, in più Marianucci, che è un ottimo difensore centrale, e Lang che piace moltissimo, significa dare a questa squadra delle certezze ulteriori sul piano tecnico-tattico individuale. Quindi penso che il Napoli sia il grande favorito e che Conte, per la prima volta negli ultimi anni, quest’anno parte da favorito. Anche se anche quando ha allenato l’Inter, nonostante ci fosse la Juve che aveva vinto tanti campionati, gli avevano fatto anche lì una squadra forte. Quando ha una squadra forte Antonio Conte è un allenatore che se la gioca fino all’ultima giornata”.
In sintesi, Pistocchi dipinge un quadro dove Conte è il re del pallone, pronto a dominare con le sue idee "geniali" e una squadra che sembra uscita da un catalogo di campioni. Che sia davvero l’anno buono per il Napoli? Il calcio, dopotutto, è fatto di sorprese, ma con queste carte in mano, chi osa sfidarlo?