Gennaro Scarlato, ex allenatore dell’FC Pompei recentemente promosso in Serie D, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Marte. Scarlato, che in passato ha giocato per il Napoli, ha offerto la sua visione riguardo l’attuale situazione della squadra partenopea.
Cambiamenti nel modulo del Napoli sotto la guida di Conte
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Scarlato ha discusso su come il Napoli di Antonio Conte potrebbe cambiare adottando una difesa a tre. Secondo l’ex allenatore, tutto dipende dall’interpretazione del modulo. “Tante squadre ruotano a tre, la differenza la fanno i due quinti. Se sono di spinta, il modulo diventa maggiormente offensivo in fase di possesso,” ha affermato. Ha poi menzionato alcuni giocatori che potrebbero fare la differenza per il Napoli, come Buongiorno, Spinazzola e Marin, sostenendo che l’arrivo di tutti e tre rappresenterebbe un importante passo avanti per la squadra.
Giovani talenti e il loro sviluppo
Scarlato ha anche affrontato il tema dei giovani calciatori, spiegando perché gli allenatori italiani spesso sono riluttanti a puntare su di loro. Secondo lui, in Italia si pensa che i giovani possano bruciarsi facilmente o che abbiano bisogno di molto tempo per essere integrati nella prima squadra. Tuttavia, Scarlato crede che se un giovane si allena costantemente con la prima squadra, ha l’opportunità di crescere più rapidamente. Riguardo a Gaetano, che ha fatto bene a Cagliari, Scarlato ha espresso fiducia nelle sue potenzialità, affermando che potrebbe offrire un contributo significativo alla causa del Napoli, pur riconoscendo che la realtà partenopea è diversa.
Scarlato ha terminato le sue dichiarazioni con queste parole: “Abbiamo una mentalità antipatica in Italia: si pensa che il giovane possa bruciarsi, o che abbia bisogno di molto tempo per essere lanciato in prima squadra. Se però un giovane si allena costantemente con la prima squadra e si punta su di lui, ha modo di crescere più rapidamente. Gaetano? Ha fatto bene a Cagliari, certo il Napoli è una realtà diversa ma io penso che abbia potenzialità importanti per offrire il suo contributo alla causa”.
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