Infortuni a raffica al Napoli: Pampa Sosa non le manda a dire
L’ex calciatore azzurro Pampa Sosa ha alzato bandiera rossa sugli infortuni che stanno tormentando il Napoli, criticando apertamente il ritmo infernale imposto in campo. Con un po’ di ironia tagliente, ha puntato il dito su metodi di allenamento che potrebbero star spremendo i giocatori come spugne, lasciando poco spazio a respiri e riflessioni. #Napoli #Infortuni #SerieA
Nel bel mezzo dell’intervista su Tele A, Pampa Sosa ha espresso preoccupazione per la sfilza di infortuni che stanno colpendo la squadra. “La sosta aiuterà molto a recuperare gli infortuni, ma tutti si chiedono il perché di tutti questi infortuni. Anche l’anno scorso ci furono infortuni importanti, ma forse verso gennaio-febbraio era anche normale. Adesso siamo a poche giornate dall’inizio e ci sono tanti infortuni, si sono aggiunti Lobotka e Politano agli altri che hanno già avuto problemi, sono fuori ancora Buongiorno, Rrahmani con una ricaduta, sono tanti, è quasi una squadra di giocatori che sono stati fuori.”
Sosa non ha risparmiato frecciatine sulla gestione del gruppo, sottolineando come questi stop non siano solo un fastidio passeggero. “E’ una preoccupazione importante questa media di infortuni. Bisogna interrogarsi, anche perché poi mica subito rientri al ritmo precedente ed è un campanello d’allarme, ma Conte ci sta lavorando e sta analizzando profondamente tutto. Siamo troppo in anticipo e se si continua a spremerli… la metodologia di Conte è tosta, i ragazzi che vanno in nazionale forse sono spremuti meno (ride, ndr), per alcuni ad esempio meglio andare con Garcia (ride, ndr). Le gare sono dure, ma le settimane di Conte… altrove magari rifiatano un po’.
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Passando a temi più pratici, l’ex giocatore ha ricordato le sue esperienze passate, con un tocco di sarcasmo su come certe partite servissero a dimostrare valore. “Test con l’Avellino? Io mi impegnavo a mille, soprattutto quando mi giocava il posto, per me erano amichevoli di guerra per far vedere ad esempio a Reja che volevo giocare. Maggiori rotazioni? Secondo me no, vedremo lo stesso Conte perché sono arrivati i risultati. Il metodo è questo e non credo cambierà strada. Lui ha cambiato per gli infortuni, infortuni provocati da lui stesso per averli impiegati sempre in tutte le partite. Dopo lo Sporting sembrava cambiato tutto, invece col Genoa è stato il solito Napoli poi lui nominò Vergara e Ambrosino pure, dei giovani… Buongiorno farà di nuovo tutte le gare di fila, Torino, Psv e Inter? Lui voleva giocare col Torino anche l’anno scorso quando si fece male al ritorno, qui avremo una prima prova. La logica è cambiare 3 elementi per gara quando devi affrontare 7 partite in tre settimane. Politano ad esempio l’abbiamo visto, ha chiesto più volte il cambio, ma non serviva chiederlo bastava vederlo con le mani sulle ginocchia, ma pure il rigore con lo Sporting è un errore di stanchezza, poca lucidità. Ma pure Gilmour, mica potrà giocarle tutte, dopo 5 ravvicinate pure per lui aumenta il rischio ma pure se non si fa male abbasserà il suo livello di prestazioni…”
In sintesi, Sosa ha dipinto un quadro allarmistico, dove il carico di lavoro e le scelte tattiche rischiano di trasformarsi in un boomerang per la squadra, con infortuni che non solo frenano il ritmo, ma mettono in discussione l’intera strategia in vista di una stagione che si preannuncia già complicata. Tra risate ironiche e critiche velate, il messaggio è chiaro: senza un cambio di marcia, il Napoli potrebbe zoppicare più del dovuto.