Luciano Spalletti ha parlato della sua esperienza a Napoli in un’intervista a Walter Veltroni sul Corriere della Sera.
“A Napoli ho lasciato il cuore”, ha detto il ct azzurro. “L’affetto che ho ricevuto da quella città è stato indescrivibile. Mi ha regalato l’emozione unica di sentirmi parte di una comunità”.
Spalletti ha ricordato con particolare emozione la felicità dei tifosi napoletani e dei suoi calciatori. “Ho toccato con mano la loro gioia”, ha detto. “È stata una delle cose più belle che mi siano capitate nella vita”.
L’esperienza a Napoli, per Spalletti, è stata un’esperienza di crescita personale e professionale. “È stata la mia università di vita”, ha detto. “È stato difficile avere di più di quello che ho avuto a Napoli”.
Spalletti ha poi spiegato il significato simbolico della sua nomina a cittadino onorario di Napoli, che avverrà giovedì. “Sono orgoglioso e fiero di questo riconoscimento”, ha detto. “È un modo per ringraziare i napoletani per quello che mi hanno dato”.
“Napoli è stata la mia seconda ala per volare in alto”
Infine, Spalletti ha paragonato la sua esperienza a Napoli a quella di un uccello che trova la sua seconda ala. “Noi veniamo al mondo con una sola ala”, ha detto. “Per volare in alto, dobbiamo trovare chi ci completa. Napoli è stata la mia seconda ala. Per questo la ringrazierò sempre”.
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