Meno uno a Napoli-Milan: Luciano Spalletti, tecnico degli azzurri, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match Scudetto dello stadio Maradona, in programma domani alle 20.45.
“Non so chi sta meglio tra noi due, ma noi siamo al top e nelle migliori condizioni possibile per giocarci questa partita – ha detto -. Ho buone sensazioni, non so gli altri, ma nessuno può essere più motivato di noi in questo momento. Stiamo costruendo una bella squadra, incluso il pubblico che ci caratterizza nell’essere napoletani. E ci metto anche la benedizione di Maradona, che abbiamo già provato quest’anno. Sarà una bella notte”.
“Abbiamo avuto tanti infortuni, così come il Milan, ma qui c’è stata la bravura dei giocatori nel distribuirsi le qualità per le staffette – prosegue -. Nelle difficoltà abbiamo costruito la nostra forza. Loro sono un club forte, posso solo fare i complimenti a Pioli per il percorso fatto in questi anni insieme a Massara e Maldini”.
“Loro sono una squadra che gioca tanto in uscita corta e lunga, ogni tanto partono dal portiere per metterla alle spalle della linea difensiva. Dobbiamo fare attenzione a quello, è un po’ il gioco che facciamo noi con Osimhen. Non basta essere ordinati e stretti, ma anche sapersi allungare ed aprire e tirare sventagliate in uno contro uno con fisicità e corsa”, ha spiegato.
“Dopo il pari con il Cagliari si parlava di cose opposte, poi è stata l’etica del lavoro a fare la differenza – ha aggiunto -. Funziona così, bisogna tirare tutto fuori per arrivare ad una reazione. Il gol di Fabian è stato risultato dell’imbucata di Ounas, del tocco di Insigne e della determinazione della squadra di strappare palloni e diventare fisica oltre che giocare a calcio”.
“Scudetto? La parola la pronuncio sempre, non c’è problema – insiste -. Vogliamo giocarcela, abbiamo la possibilità di rendere immortali le nostre carriere e robe del genere, come dissi già. E’ tutto da giocare però con squadre fortissime, al nostro livello, e dipenderà da molti fattori. Ma è difficile che ci sia qualcuno più motivato di noi”.
“C’è consapevolezza, non vedo più reazioni nevrotiche nella squadra. Si ragiona e si aspetta il momento giusto per invertire la situazione, siamo maturi – conclude Spalletti -. Osimhen ad esempio andava troppo sugli avversari, è migliorato mettendo da parte delle cose”.