Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha parlato ai microfoni di Sky Sport al termine della gara contro l’Ajax vinta 4-2. In virtù del quarto successo su quattro in Champions League, gli azzurri si sono qualificati aritmeticamente agli ottavi di finale.
“I ragazzi questa sera hanno fatto una cosa immensa, hanno portato in campo l’orgoglio di un popolo intero come i napoletani – ha detto il tecnico -. In serate come questa si viene trascinati, ad un certo punto girava la testa anche a me (ride, ndr). L’importante era trasferire ai nostri calciatori la garra giusta per riuscire ad ottenere questa qualificazione. Abbiamo messo in campo voglia e determinazione di starci in questa competizione”.
“Il nostro modo di giocare? Non esistono più gli schemi nel calcio, ora si basano sugli spazi che ti lasciano gli avversari – prosegue -. E’ fondamentale saperli riconoscere e avere il coraggio di iniziare l’azione, anche quando c’è il pressing alto degli avversari”.
“Osimhen? Non sapevamo a che punto fosse, è vero che con Raspadori abbiamo avuto un altro sistema di gioco – aggiunge -. Per noi Victor era un’incognita, non ha contribuito alla fase difensiva perché non era in condizione. Ma ci voleva la gamba di uno che potesse stare nella metà campo avversaria come lui”.